Luca Signorelli e la sua città natale: a cinquecento anni dalla sua scomparsa Cortona celebra l’artista che fu un faro per i maggiori pittori del Rinascimento, lo fa attraverso una raffinata mostra che ripercorre la vita pittorica del maestro vissuto a cavallo del XV e XVI secolo, affiancando le sue opere ad alcuni itinerari tematici nello splendido centro dell’Aretino oltreché nelle località tosco umbre interessate dalla vita dell’artista.
CORTONA E LUCA SIGNORELLI
«Così …porremmo fine alla Seconda Parte di queste Vite, terminando in Luca come in quella persona che col fondamento del disegno e delli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aprì alla maggior parte delli artefici la via dell’ultima perfezione dell’arte», in questo modo al Signorelli si riferiva Giorgio Vasari nel 1568, ma, per dirla con lo stesso Vasari, il pittore cortonese andrebbe collocato tra gli ultimi del Quattrocento oppure fu il primo del Cinquecento insieme a Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio? Forse si dovrebbe propendere per la seconda, poiché il suo particolare approccio descrittivo, strutturale e narrativo, la sua enfasi sono elementi che non si ritrovano nel Quattrocento.
TRA GLI ULTIMI DEL QUATTROCENTO O I PRIMI DEL CINQUECENTO?
Egli, nato nel 1450 e scomparso nel 1523, fu uno straordinario innovatore della stagione rinascimentale, figura per certi aspetti sfuggente per critica e pubblico, eppure fondamentale nel tracciamento della direzione che sarebbe stata seguita dai giganti del periodo successivo. A Cortona Signorelli rimase sempre legato, rivestendo per la città anche numerosi incarichi pubblici malgrado i suoi viaggi e la prolungata assenza da essa. Una esposizione molto attesa, dunque, quella allestita a Palazzo Casali (sede del Museo dell’Accademia etrusca e della Città di Cortona) che permarrà aperta al pubblico fino al prossimo 8 ottobre, un evento che concentra il proprio focus sulla produzione pittorica allo scopo di ripercorrere la sua vita artistica.
LA MOSTRA A PALAZZO CASALI
In particolare il suo colorismo, la portata e l’originalità delle sue invenzioni che il citato Vasari tanto ammirò, inoltre la potenza narrativa delle opere e la capacità che egli ebbe di andare oltre i suoi contemporanei, divenendo un modello di riferimento per i grandi del Rinascimento che sarebbero venuti dopo di lui. La mostra di Cortona riunisce più di trenta opere dell’artista provenienti da prestigiosi musei, sia italiani che esteri, e da collezioni private. Essa si integra con gli “Itinerari di Signorelli” nella città, in particolare al Muso Diocesano, nella chiesa di San Niccolò e nelle località di Toscana, Umbria e Marche che custodiscono importanti testimonianze della vita e delle opere del Maestro.
VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Una rete importante che, con Cortona al centro, darà vita a un percorso di valorizzazione del territorio che fu il luogo dell’esistenza del grande pittore. Signorelli 500 è un evento associato a un denso programma di occasioni di approfondimento, quali conferenze, concerti, lectio e altro, tutte riconducibili a Luca Signorelli e al suo contesto storico e culturale, cioè quell’Italia centrale animata dai fermenti propri della transizione dal XV al XVI secolo.
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