INDUSTRIA, elettrodomestici. Electrolux: i cinesi di Midea non acquistano

Tutelare il settore industriale del «bianco» in Italia, i sindacati dei metalmeccanici chiedono all’impresa e al Governo di confermare e dare seguito agli investimenti promessi, inoltre ritengono vada finanziato il «re-shoring» sia della produzione che della componentistica

Il tentativo esperito da parte di Midea, colosso cinese dell’elettrodomestico, di acquisire Electrolux, è naufragato, ma dal canto suo l’azienda aveva sempre negato di avere esplorato l’ipotesi relativa a una cessione.

A QUESTO PUNTO LA RICHIESTA È DI INVESTIMENTI E RE-SHORING

La reazione dei sindacati metalmeccanici: «A questo punto è importante che Electrolux confermi e dia seguito agli investimenti per quasi trecento milioni di euro sui processi nei siti di Solaro, Susegana e Porcia – è il commento di Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl -, poiché questo permetterà di garantire il consolidamento produttivo del Gruppo nel nostro paese per i prossimi anni, a prescindere da chi detiene la maggioranza azionaria. Il Governo in più tavoli ha annunciato di voler presidiare e tutelare il settore del bianco italiano, che ricordiamo, in Italia occupa oltre 35.000 addetti diretti e un export di oltre dieci miliardi di euro, adottando se necessario il golden power. Ma accanto a questo, serve comunque, un sostegno all’intero comparto del bianco finanziando il re-shoring della produzione della componentistica. Accorciare la supply chain della fornitura è funzionale alla grande impresa e sostiene l’indotto e le produzioni nel nostro Paese».

RECUPERARE LA LEADERSHIP IN EUROPA

Infatti, oggi quello che maggiormente preoccupa è il calo di consumi degli elettrodomestici (-20% nel primo quadrimestre del 2023) e le conseguenti ore di cassa integrazione, per questo si ritiene necessario investire sulla modernizzazione degli stabilimenti e sull’innovazione e il design dei prodotti allo scopo di allargare il mercato e ridare al Paese la leadership europea nel bianco.

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