«Ripercorrendo la nascita dell’associazione di categoria AssoNEXT – esordisce Centemero – si comprende come essa, rappresentando soggetti diversi tra loro che esprimono tuttavia interessi comuni, come imprese e investitori ad esempio, costituisca quindi più una comunità. E per un parlamentare come me diviene ovviamente più semplice rapportarmi con un unico interlocutore, piuttosto che in maniera frammentata, ma anche per loro al fine di poter ricorrere a una leva negoziale maggiore. Infatti, AssoNEXT, che è stata costituita soltanto pochi anni fa, oggi siede ai tavoli della Commissione europea, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, oltreché a tutti gli altri che contano».
EVOLUZIONE DELL’EQUITY IN ITALIA
«In questi anni abbiamo percorso molta strada assieme e questo mi ha permesso di conoscere meglio i vari punti di vista di questo mercato. Ascoltando i suggerimenti che mi sono stati fatti pervenire, cogliendo alcune occasioni grazie all’osservazione nei Palazzi e a livello internazionale è stato possibile pervenire alla dematerializzazione delle quote delle società a responsabilità limitata, che adesso è contenuta nel ddl Capitali, l’educazione finanziaria, il riconoscimento delle detrazioni fiscali per gli Eltif (European Long Term Investment Fund o fondo di investimento europeo a lungo termine, n.d.r.)». Ad avviso di Centemero la cultura e il ciclo dell’equity sta conoscendo una evoluzione nel Paese, «questo grazie all’unione delle forze».
IL «DECRETO CAPITALI» IN DISCUSSIONE AL SENATO
Riguardo al cosiddetto “Decreto Capitali” in Parlamento si registrerebbe una sostanziale convergenza tra le forze politiche, questo anche alla luce della posizione assunta dal Partito Democratico in Commissione Finanze, un provvedimento rispetto al quale è calendata la discussione al Senato questa settimana, quindi, una volta terminate le audizioni verranno presentati gli emendamenti al testo, cosicché per l’autunno dovrebbe venire varata la norma. «La prima novità apportata da questo provvedimento – osserva Centemero – è quella dell’inserimento, per la prima volta in una norma concernente la finanza, di una parte relativa all’educazione finanziaria, dunque hard skills mescolati a soft skills».
EDUCAZIONE FINANZIARIA E INVESTIMENTI
Secondo il parlamentare leghista si tratta di un aspetto di notevole importanza poiché, «se i cittadini italiani, a differenza di quelli di altri paesi, culturalmente molto simili al nostro come la Francia e la Spagna, investono di meno su determinati prodotti non dipende esclusivamente dall’incentivazione fiscale, che comunque c’è, ma soprattutto dalla cultura, cultura che in Italia va formata. I cittadini vanno messi al sicuro di fronte alle possibili truffe e questo è stato reso possibile attribuendo a Consob il potere di oscurare i siti web che sollecitano all’investimento in assenza delle necessarie autorizzazioni». Guarda il video integrale dell’intervista con Giulio Centemero rilasciata al giornalista Giuseppe Castellini nel corso del programma “Italia Informa”, trasmesso da NGN TV e rilanciato da insidertrend.it