MAROCCO, Difesa. Al via l’esercitazione congiunta African Lion 2023

Per la prima volta unità militari israeliane hanno partecipato operativamente all’esercitazione congiunta African Lion 2023 nel Regno nordafricano, attività alla quale hanno preso parte anche contingenti di truppe statunitensi. Sette le regioni marocchine interessate dal teatro delle attività: Agadir, Tan-Tan, Mehebes, Tiznit, Kenitra, Benguerir e Tifnit. Tema centrale delle attività è la valutazione della reattività del complesso difensivo marocchino riguardo a un eventuale attacco portato dal nemico con armi di distruzione di massa

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Per la prima volta unità militari israeliane hanno partecipato operativamente all’esercitazione congiunta African Lion 2023 nel Regno nordafricano, attività alla quale hanno preso parte anche contingenti di truppe statunitensi.

LA GOLANI IN MAROCCO PER UNA ESERCITAZIONE CONGIUNTA

Sono dodici i militari in forza alla Brigata Golani, unità di punta della fanteria israeliana che hanno operato di concerto ai colleghi della forze armate marocchine (Far) nel corso delle manovre previste nel quadro dell’esercitazione African Lion 2023, che oltreché in Marocco ha luogo anche in altri Paesi africani che, però, non intrattengono relazioni diplomatiche con lo Stato ebraico, quali il Ghana, il Senegal e la Tunisia, per questa ragione i militari di Tsahal (le forze di difesa israeliane, IDF) si addestreranno soltanto in Marocco. Già lo scorso anno Gerusalemme aveva inviato nel Regno nordafricano alcuni suoi ufficiali allo scopo di prendere parte alla precedente edizione dell’African Lion, ma si era trattato esclusivamente di osservatori militari, mentre quest’anno la squadra di fanteria della Golani opererà sul campo.

SETTE REGIONI INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ ADDESTRATIVE

Questi sono giunti in Marocco il 4 giugno e, il giorno seguente, sono stati trasferiti nella sede del comando dell’esercitazione che è stato allestito in una zona a sud della città di Agadir. Il teatro delle attività addestrative è comunque molto più esteso, poiché interessa sette regioni del Regno. Oltre a quella di Agadir, anche quelle di Tan-Tan, Mehebes, Tiznit, Kenitra, Benguerir e Tifnit. Al riguardo va rilevato che nello scorso mese di luglio l’allora capo di stato maggiore delle IDF, Aviv Kohavi, aveva compiuto una prima visita ufficiale in Marocco, ricambiata nel febbraio del 2023 dal tenente generale delle Far Belkir El Farouk, che si era recato in Israele.

AFRICAN LION 2023

L’African Lion, giunta alla sua XIX edizione, è una esercitazione multi dominio ad armi combinate diurna e notturna concepita allo scopo di formare e affinare le tecniche di pianificazione e operative del personale dei comandi. Essa, che quest’anno si concluderà il prossimo 16 giugno, prevede l’impiego di forze speciali in operazioni combinate, il ricorso a unità aviotrasportate, il contrasto di armi di distruzione di massa (WMD), l’intervento di supporti della sanità militare (anche a beneficio della popolazione civile) con propri assetti medico-chirurgici.

NEUTRALIZZAZIONE DEL RISCHIO ARMI DISTRUZIONE DI MASSA

Infatti, tema centrale dell’African Lion 2023 è proprio quello della valutazione del livello di reattività del complesso difensivo marocchino riguardo a un eventuale attacco portato dal nemico mediante armi di distruzione di massa (nucleari, chimiche, batteriologiche e radiologiche, CBRN), capacità che nel corso delle manovre militari vengono testate con il diretto supporto delle forze americane. Dunque rilevazione di dispositivi offensivi e loro neutralizzazione in una cornice di sicurezza predisposta alla decontaminazione e al soccorso medico-sanitario alle popolazioni interessate.

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