ENERGIA, approvvigionamenti. Federpetroli: «Sbloccare il Piano trivelle oppure l’Italia dell’energia si ferma»

Annunciata la prossima richiesta di incontro al ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, finalizzato alla ridefinizione del PITESAI, che ad avviso dell’organizzazione delle imprese dell’indotto dell’Oil& Gas «è una misura urgente e necessaria per il rilascio delle concessioni volte allo sviluppo delle nuove attività di ricerca e sfruttamento degli idrocarburi in Italia»

Lo ha dichiarato oggi il presidente di FederPetroli Italia, Michele Marsiglia, intervenendo pubblicamente in merito alla questione relativa al Piano di rilancio energetico italiano, attualmente in fase di stallo.

IL «PIANO TRIVELLE» È FERMO

«È praticamente fermo –  ha sottolineato Marsiglia -, a oggi lo sviluppo delle nuove trivellazioni non ha avuto il successo annunciato mentre le bollette sono in aumento nonostante i bassi consumi e prezzi del gas sulle piazze internazionali. Quanto agli stoccaggi, va rilevato che al momento si evidenzia un livello ottimale grazie al grande lavoro di approvvigionamento dall’estero del prodotto, ma preoccupano le scarse infrastrutture esistenti nel Paese».

RIDEFINIRE IL PITESAI

Il presidente di Federpetroli definisce invece «un ottimo successo» il cosiddetto Piano Mattei per l’Italia, «che continua a suscitare interesse all’estero e che permette alle aziende di operare in gran parte dell’Africa e del Medio Oriente, rimanendo concorrenziali negli scenari delle quotazioni petrolifere e delle politiche OPEC». Federpetroli Italia ha annunciato una prossima richiesta di incontro al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, finalizzata alla ridefinizione del PITESAI (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee), che ad avviso dell’organizzazione delle imprese dell’indotto dell’Oil& Gas «è una misura urgente e necessaria per il rilascio delle concessioni volte allo sviluppo delle nuove attività di ricerca e sfruttamento degli idrocarburi in Italia».

SODDISFACIMENTO DEL 42% DEL FABBISOGNO NAZIONALE

«Con una piena operatività industriale energetica in Italia – conclude Marsiglia -, in poco tempo la bolletta delle famiglie calerebbe notevolmente, soprattutto il costo del carburante. In un crescendo il nostro paese raggiungerebbe il 42% del proprio fabbisogno energetico, con tecniche di estrazione evolute e mirando ad una piena sostenibilità ambientale».

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