Nell’attuale panorama digitale esse si trovano sempre più esposte a minacce informatiche. Se da un lato si registra un progressivo incremento degli attacchi e degli attaccanti, dall’altro questa parte cruciale del tessuto economico del Paese deve fare i conti con una minore disponibilità di risorse e, in alcuni casi, di conoscenza delle minacce di natura informatica. Al riguardo, Pierguido Iezzi, CEO di Swascan e Coordinatore del Cyber Think Tank Assintel, sottolinea come le piccole e medie imprese (di seguito Pmi) oggi siano l’anello più debole nella generale tenuta digitale del sistema-paese: «È chiaro come ogni azienda sia diventata ormai un bersaglio facilmente raggiungibile. Ma le Pmi sono, per motivi fisiologici, le meno attrezzate per difendersi. è dunque essenziale fornire alle PMI gli strumenti, i servizi e la consapevolezza necessari per affrontare le sfide della Cyber Security e garantire la loro protezione».
DIFFONDERE LA CULTURA CYBER
Nasce quindi l’impellente necessità di una robusta cybercultura aziendale, che abbracci la consapevolezza e l’educazione alla sicurezza informatica, diventando un imperativo categorico. Di fronte a questo scenario, le associazioni emergono come importanti facilitatori, guidando le Pmi verso la creazione di un ambiente cyber sicuro e resiliente. Il Cyber Think Tank di Assintel, con la recente pubblicazione del primo numero Cyber Magazine 2023, ha segnato un passo significativo in questa direzione. Tale iniziativa sottolinea come le associazioni possano agire come catalizzatori nella promozione della condivisione di informazioni e conoscenze, rappresentando un aspetto cruciale nel contrasto alle minacce informatiche.
RISORSE NELLA SICUREZZA INFORMATICA DELLE IMPRESE
Per le Pmi, che spesso non dispongono di risorse significative dedicate alla sicurezza informatica, le associazioni si rivelano un prezioso aiuto in grado di offrire una piattaforma utile per accedere alle best practice, agli standard e alle tecnologie di sicurezza più avanzate. Inoltre, offrendo un forum per lo scambio di esperienze e il confronto su temi di sicurezza, consentono così alle aziende di apprendere reciprocamente e di rafforzare collettivamente le loro difese. Ma il contributo delle associazioni va oltre la mera condivisione di informazioni; assumono difatti un ruolo fondamentale nel plasmare una cultura cyber, creando un ecosistema in cui la sicurezza informatica è valorizzata e integrata in tutti gli aspetti dell’attività aziendale. Questo cambio di paradigma, da un approccio reattivo a uno proattivo nei confronti della sicurezza informatica, è un elemento chiave per costruire la resilienza nel cyberspazio.
CAMBIO DI PARADIGMA
«È anche auspicabile che, per quanto riguarda il nostro sistema-Paese, non si fermino le opere in supporto alla difesa cyber delle aziende», dichiara ancora Iezzi. «In particolare, è cruciale continuare a investire in formazione e awareness, soprattutto nel contesto delle piccole e medie imprese. In un’era in cui le informazioni sono sia un’arma sia uno scudo, l’importanza delle associazioni nel promuovere una cultura di sicurezza informatica robusta e inclusiva non può essere sottostimata. Le Pmi, sostenute da queste reti di collaborazione e condivisione, possono affrontare con maggiore sicurezza le sfide del cyberspazio, contribuendo a costruire un futuro digitale più sicuro e resiliente per tutti», conclude Iezzi.