«Siamo partiti dall’idea che l’economia deve puntare in alto – esordisce Becchetti intervistato da Giuseppe Castellini, direttore di NGN TV -, cioè avere l’ambizione di poter creare le condizioni affinché la nostra vita possa essere felice, quindi siamo divenuti anche studiosi della felicità».
SUDIARE LA FELICITÀ ATTRAVERSO LA GENERATIVITÀ
Ormai sono stati condotti numerosi studi sulle determinanti delle soddisfazioni di vita delle persone, sottolinea il docente di economia presso Roma 3, studi che hanno condotto alla individuazione di una variabile ritenuta estremamente importante ai fini della comprensione di una componente significativa della felicità. Si tratta della cosiddetta generatività, ovvero la capacità delle azioni poste in essere dall’individuo di generare un impatto positivo in termini sociali, ambientali e, più in generale, sulle altre persone.
LA MISURAZIONE DEL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DI VITA
Argomenta Becchetti che «dentro di noi c’è una specie di termometro che ci segnala quasi istintivamente se quello che stiamo facendo ha un impatto positivo sulle altre persone o, al contrario, è per loro dannoso. È un aspetto che incide moltissimo sulla nostra soddisfazione di vita. Osservata in senso negativo, il contrario della generatività è appunto la povertà di senso del vivere, che cagione all’individuo delle ferite psichiche, quindi malessere». Muovendo dalla generatività si tenta successivamente di riformare l’economia cercando di renderla il più possibile generativa.
RIFORMARE L’ECONOMIA IN SENSO GENERATIVO
Questo risultato si ritiene conseguibile attraverso quattro passaggi. Il primo è quello del mutamento dell’idea di persona, che nell’economia civile non è l’homo oeconomicus, non è gretto, non è concentrato soltanto sul proprio tornaconto personale, ma è una persona che capisce la logica delle relazioni, che è quindi capace di portare a termine quella che Becchetti definisce come la «quinta operazione», indicandola come la più redditizia di tutte, cioè «l’uno con uno, che fa sempre più di due», poiché quando due persone imparano a cooperare il risultato del loro agire sarà sempre maggiore della semplice somma del risultato delle azioni che avrebbero ottenuto operando singolarmente.
TECNICHE DI COSTRUZIONE DELLA FIDUCIA
Si tratta di un impresa spesso difficile, lo insegna l’esperienza, che indica come la fiducia sia un rischio, in quanto comporta l’affidamento nelle mani di un altro senza però una protezione. Tuttavia, puntualizza al riguardo Becchetti, «sono disponibili delle tecniche in grado di porre nelle condizioni di costruire la fiducia nel capitale sociale». Il tema dell’economia civile è stato affrontato nella trasmissione “Le Interviste” mandata recentemente in onda da NGN TV e riproposta attraverso il suo video integrale da insidertrend.it.
LE INTERVISTE DI NGN TV
A colloquio con il curatore della serie, il giornalista Giuseppe Castellini, direttore del “Nuovo Giornale Nazionale”, è il professor Leonardo Becchetti, ordinario di Economia presso l’Università Roma 3 (Tor Vergata). L’intervista è stata registrata nel corso dell’invited lecture dal titolo “Generatività e felicità nell’era delle crisi globali: la via dell’economia civile”, evento organizzato dal Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia, diretto dal professor Marcello Signorelli, durante il quale Becchetti ha svolto un’approfondita e stimolante relazione, alla quale è poi seguito un confronto con gli studenti e il corpo accademico dell’ateneo umbro. La trasmissione si apre con un breve intervento del direttore del Dipartimento di Economia di UniPg, Marcello Signorelli. “Le Interviste” è un programma prodotto dal “Nuovo Giornale Nazionale” grazie all’assistenza tecnica fornita da Gamma Multimedia Italia.
