TECNOLOGIA, smart city. L’abitare del futuro nella città verticale

L’iniziativa è stata concepita allo scopo di aggregare tutti gli attori e le aziende che lavorano nello specifico ambito, agevolare le sinergie tra operatori e start up attraverso programmi di innovazione e promuovere l’accesso a risorse e bandi nazionali e internazionali sui temi dello smart bulding/district/city in particolare ESG e Proptech

Torino, 23 maggio 2023 –  Si è svolto oggi a Torino alla presenza di autorità e partner locali l’evento di inaugurazione della  nuova sede del Competence Center di Planert Smart City. L’edificio, di 4.000 metri quadri di superficie, situato nel centro cittadino, in Corso Stati Uniti, ospita un gruppo di oltre 350 professionisti tra architetti, ingegneri, sociologi, esperti di tecnologie digitali, Proptech e ESG con l’obiettivo di integrare soluzioni smart e sostenibili all’interno di progetti immobiliari, in particolar modo per gli sviluppi di affordable housing, vera missione di Planet Smart City. All’inaugurazione dei nuovi uffici hanno preso parte numerosi esponenti delle Istituzioni sia nazionali che locali, oltre al vice rettore del Politecnico di Torino e ai vertici di associazioni di categoria del mondo immobiliare. L’evento è stato anche occasione per il lancio di una cabina di regia promossa da Planet Smart City e dal Politecnico di Torino, utile a posizionare il sistema territoriale torinese quale hub di progettazione e realizzazione di smart building, smart district per sviluppatori immobiliari e progetti di smart city per le Pubbliche amministrazioni.

COLLEGAMENTO IN RETE IN UN’UNICA PIATTAFORMA

L’iniziativa è stata concepita allo scopo di aggregare tutti gli attori e le aziende che lavorano nello specifico ambito, agevolare le sinergie tra operatori e start up attraverso programmi di innovazione e promuovere l’accesso a risorse e bandi nazionali e internazionali sui temi dello smart bulding/district/city in particolare ESG e Proptech. La nuova cabina di regia consentirà di collegare in rete in un’unica piattaforma le eccellenze presenti nel territorio torinese, mettendo a fattore comune le competenze e professionalità di diversi soggetti con un unico obiettivo: delineare una nuova filiera per l’innovazione urbana, offrendo al mondo degli sviluppatori immobiliari e degli enti pubblici servizi di orientamento per la progettazione e realizzazione di grandi complessi sostenibili e digitalizzati.

COMUNITÀ SMART E SOSTENIBILI

«Ho intuito fin dal 2018 che Planet Smart City potesse essere il precursore di un modello di innovazione unico nel campo del Real Estate, finanziandola assieme a una larghissima comunità di investitori visionari. Oggi siamo un’azienda internazionale solida, con 1.700 dipendenti, che dopo aver sviluppato più di una decina di comunità smart e sostenibili con migliaia di unità abitative in paesi come Italia, Brasile, Usa e India, si sta rapidamente espandendo in altri mercati come la Colombia e ha il potenziale di diventare, già in meno di 3 anni, un altro unicorno torinese. Questo grande successo, malgrado le difficoltà del Covid e dei mercati, è dovuto ad una determinazione e una visione unica e può essere il fattore trainante ed aggregante per tutta la comunità Prop e Smart Tech Torinese, e porre la nostra città al centro dell’innovazione mondiale in questo settore. Spero che a questa iniziativa si aggreghino altri stake holders e possa contribuire alla rinascita già in atto della nostra regione», ha dicharato Stefano Buono, presidente di Planet Smart City.

LA SFIDA PIÙ ATTUALE

«Siamo convinti che la sfida più attuale nel percorso d’innovazione del real estate passi attraverso l’integrazione di funzioni innovative che, sempre di più e in maniera più marcata, stanno trasformando il mondo del real estate e creando un cambiamento rivoluzionario per il settore su temi come trasformazione digitale, decarbonizzazione e inclusione sociale. Per questo motivo, si rende necessario aggregare elementi innovativi come l’integrazione di soluzioni tecnologiche e digitali (Proptech) e l’adozione di criteri di ESG che consentano di realizzare progetti sempre più performanti ed inclusivi. Crediamo inoltre che questo ciclo virtuoso verso la decarbonizzazione possa condurre alla realizzazione di quartieri sempre più sostenibili a livello globale», ha altgresì affermato Gianni Savio, CEO di Planet Smart City.

DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE

«La progettazione di quartieri smart, innovativi rispetto ai progetti tradizionali, consente di ridisegnare il futuro delle nostre città all’insegna della sostenibilità e della digitalizzazione in un’epoca caratterizzata dalla necessità di decarbonizzazione. Per fare questo, si rende necessario strutturare un modello collaborativo che, mettendo a fattore comune saperi e conoscenze complementari presenti in ambiti diversi, contribuisca a individuare un interlocutore unico a supporto di interventi immobiliari pubblici e privati. La Cabina di Regia, a cui il Politecnico di Torino partecipa mettendo a disposizione le proprie diverse competenze multisettoriali, vuole proprio rappresentare un’iniziativa riconoscibile e coordinata per offrire, in primis al nostro territorio, questo sistema interconnesso necessario per innovare il mondo del real estate e delle pubbliche amministrazioni», ha sottolineato Stefano Corgnati, vice rettore del Politecnico di Torino.

LA CITTÀ VERTICALE

Nello specifico, i promotori di questa iniziativa, dotati di competenze diverse, lavoreranno insieme per offrire un’opportunità nuova all’ecosistema dell’innovazione torinese, aprendosi anche a una pluralità di soggetti quali start-up, investitori e istituzioni pubbliche e accademiche. Attraverso questa nuova Cabina di Regia aperta ad accogliere nuove realtà del territorio, dunque, il Politecnico di Torino e Planet Smart City, intendono creare un hub per realizzare quartieri smart in greenfield e in brownfield, smart building, interventi di rigenerazione urbana, proof of concept su soluzioni verticali per gli edifici pubblici, living lab per testare soluzioni smart per le Pubblica Amministrazione oltre a piani e programmi per la creazione di smart city.

PLANET SMART CITY

Fondata nel 2015 da Giovanni Savio e Susanna Marchionni, imprenditori del settore immobiliare, presieduta dal fisico e imprenditore Stefano Buono, Planet Smart City è una proptech company leader nello smart affordable housing che progetta e costruisce quartieri in Paesi con elevato deficit abitativo e collabora con gli sviluppatori immobiliari di tutto il mondo per migliorare la qualità della vita delle persone.  La missione di Planet Smart City è progettare e costruire quartieri intelligenti che ospitino comunità smart, inclusive e sostenibili, integrando soluzioni innovative dal punto di vista economico, ecologico e sociale. La ricerca e lo sviluppo delle innovazioni è affidato a Planet Idea, business unit di Planet Smart City, che ha anche il compito d’integrare le soluzioni nei progetti. Planet Idea è un Centro di competenze multidisciplinari con sede in Torino che, tra l’altro, sviluppa la Planet App, piattaforma digitale di servizi che facilitano anche la comunicazione e le relazioni tra i residenti nei quartieri di Planet Smart City. Il format di Planet Smart City è applicato con successo in Brasile dove sono in fase realizzativa quattro progetti: Smart City Laguna, Smart City Natal, Smart City Aquiraz e Viva!Smart. Nel 2020 è iniziata l’attività in India e nel 2023 in Colombia. In Italia, Planet Smart City collabora con primari sviluppatori immobiliari in numerosi progetti di smart social housing. Planet Smart City, che dalla costituzione nel 2015 ha raccolto oltre 170 milioni di euro da più di 400 investitori istituzionali e privati, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 114 milioni di dollari occupando oltre 1.700 persone nel mondo. La società, con quartier generale a Londra, ha sedi dirette in quattro paesi (Regno Unito, Italia, India e Brasile) e ha attualmente dodici progetti in via di realizzazione. Planet Smart City punta, nel medio periodo, alla leadership mondiale nello smart affordable housing con 45.000 abitazioni vendute all’anno nei paesi target, cioè Brasile, Colombia, Messico, Stati Uniti, India, Indonesia, Vietnam e Thailandia.

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