ARTE, fotografia e tecnica mista. Mostre, Trieste: Elizabeth Ruchti, La Luna e oltre

Le opere verranno esposte a partire da sabato 20 maggio 2023 presso il Mercato coperto di Via Carducci 36. Proposte quaranta realizzazioni, tra assemblaggi a tecnica mista e fotografie, dell’artista brasiliana che vive tra Milano, la Grecia e la Città giuliana

Sabato 20 maggio dalle 18:30 alle ore 21:00 al Mercato Coperto di Trieste, in Via Carducci 36 al primo piano, avrà luogo l’inaugurazione della mostra “La luna e oltre”, nella quale verranno esposte quaranta opere, tra assemblaggi a tecnica mista e fotografie, di Elizabeth Ruchti, artista che vive tra Milano, la Grecia e Trieste, sua città d’adozione.

UNA DONNA COSMOPOLITA

Nata a San Paolo, nelle sue vene scorre sangue svizzero, russo, brasiliano e gaucho; diciassettenne, si trasferisce a Roma per studiare, città nella quale si laurea in antropologia culturale. Da quel momento vive e opera nel capoluogo lombardo, dove ha sempre coltivato la passione per l’arte, formandosi all’Accademia di Belle Arti di San Luca e partecipando a mostre personali e collettive. Organizzata da AIDIA Trieste e ideata da Anita Cendon con il coordinamento di Lucia Krasoveć-Lucas e la linea grafica di Riccardo Moro, l’esposizione sarà introdotta dalla curatrice Marianna Accerboni. Seguirà un vin d’honneur.

ARTE POVERA CHE SFIORA IL CONCETTUALE

«Elizabeth si affida ai parametri dell’arte povera – scrive la triestina Accerboni -, sfiora a volte il concettuale, si abbandona a un mondo in cui risuonano ancora i riti e i simboli della tradizione popolare, il canto delle sirene bambine, le predizioni ancestrali scandite sulla sabbia, le fiabe con i loro misteri. E, mentre in modo e attraverso un ritmo e suggestioni quasi animistiche, interpreta i segreti della natura e i loro riflessi sulla vita e sulla crescita interiore e fisica dell’uomo, accade che si palesa la via d’uscita imprevista, legata ancora una volta alla capacità dell’artista di captare le forze sottili, silenziose e potenti che governano l’universo nella sua apparenza e nella sua sostanza e i suoi ritmi segreti».

UN SOGNO FATTO DI LUNE

E allora Elizabeth abbandona, forse solo momentaneamente, l’arte del riciclo attraverso cui ha sommessamente ed elegantemente denunciato la violazione della natura attuata dall’uomo attraverso l’uso smodato e incoerente di plastiche colorate e trasparenti, di corde che simulano l’aggressione della nafta, dei petroli e degli additivi inquinanti i mari e la terra, per inseguire un sogno altro, fatto di lune argentee, la cui composizione realizza attraverso il riciclo di materiali semplici, di uso comune e quotidiano, che lei sa adoperare poeticamente e abilmente, discostandosi dall’onda d’urto avviata da Duchamp per stupire il mondo quasi un secolo fa. Ci consegna così le sue variazioni sulla Luna, luogo di futura e algida salvezza, o su Marte infuocato, dove l’uomo sta già progettando di fuggire, presentendo la fine della Terra e della sua “civiltà”. E nasce così il ciclo di opere presenti in questa mostra, che rappresentano la poetica via d’uscita al dramma.

RITMO SOBRIO ED ELEGANZA MINIMALE

Afferma la curatrice che «in tale contesto la Ruchti, a differenza di molti dei numerosi artisti che si sono dedicati nel corso del tempo al tema del riciclo e agli astri, sa usare istintivamente, nel declinare la denuncia ai danni della Terra, un’espressione misurata nei rapporti formali tra volumi e cromatismi, riuscendo a donare alle proprie composizioni un’eleganza minimale che le rende, pur nella drammaticità del messaggio, gradevoli e coinvolgenti e perciò ancor più efficaci». Un ritmo sobrio ma intenso che risuona anche nei suoi scatti fotografici, in cui coglie le intrusioni che feriscono il paesaggio e l’uomo con la naturalezza e il silenzioso disappunto di una cronista attonita e gentile.

INFO

Elizabeth Ruchti: La Luna e oltre

Trieste, Mercato coperto in Via Carducci 36, primo piano

dal 20 maggio al 10 giugno 2023

orari di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle ore 11:00 alle ore 14:00; domenica chiuso.

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