Michail Sergeevič Gorbačëv si è spento il 30 agosto 2022 all’età di novantuno anni, attingendo da una ricca documentazione l’opera di Pierluigi Franco ne traccia il percorso esistenziale. Si tratta senza dubbio di uno delle personalità di maggiore rilievo vissute nella seconda metà del XX secolo, periodo che ha contribuito a caratterizzare in maniera incisiva. Infatti, l’ultimo leader comunista sovietico ha rivoluzionato gli equilibri del mondo attraverso una politica che ha condotto alla disgregazione del sistema nel quale egli era nato e si era formato raggiungendo i vertici del potere, favorendo in questo modo a posteriori – ad avviso dell’autore del saggio – due linee di pensiero: una che lo dipinge come un eroe, l’altra che lo ritiene un politico incapace, responsabile, sia pure involontariamente, di aver gettato le basi di tutti i conflitti che stanno attualmente sconvolgendo il Pianeta.
UN DIBATTITO INTERROTTO DALLE CONVENIENZE POLITICHE
Un dibattito interrotto, poiché le convenienze politiche hanno portato quasi a dimenticare. Oggi si parla tanto di Vladimir Putin e della sua Russia, ma difficilmente si affronta quello che è stato il periodo di incubazione di questa Russia, che è il frutto di quanto verificatosi negli anni Ottanta e nei primi Novanta. Infatti, è innegabile che Putin sia in qualche modo un prodotto della politica di Gorbačëv e che la stessa Ucraina sia nata come Stato indipendente il 1 dicembre 1991, quando Gorbačëv era ancora presidente dell’Urss.
L’AUTORE
Pierluigi Franco, nato a Sulmona nel 1957, laureato in Giurisprudenza e giornalista professionista, ha lavorato per trent’anni all’agenzia Ansa, dove presso la redazione esteri è stato a capo del servizio AnsaMed (Mediterraneo e Medio Oriente) e ideatore di Ansa Nuova Europa (Est Europa e Balcani), che ha coordinato dalla sede di Trieste. È stato quindi responsabile dell’ufficio di corrispondenza dell’Ansa a Teheran. Prima di approdare all’Ansa aveva lavorato nei quotidiani romani “Il Messaggero” e “Il Tempo”; ha inoltre collaborato con “Il Sole 24 Ore”, Radio 24 e la televisione tedesca Zdf. Per l’Istituto nazionale di studi crociani ha pubblicato lavori sull’opera e sul pensiero del filosofo liberale; è stato membro della giuria del Premio Hemingway, oltreché consulente e docente per le Forze armate. Ha lavorato in diverse aree di crisi, tra le quali quelle dell’Europa orientale, dei Balcani, del Medio Oriente, dell’Asia Centrale e del Sud-Est asiatico.