LIBIA, ricostruzione. Aeroporto internazionale di Tripoli: avviati i lavori di realizzazione del nuovo scalo

Il consorzio italiano di imprese Aeneas si è aggiudicato l’appalto per l’edificazione della nuova infrastruttura che prenderà il posto di quella andata distrutta nel corso dei combattimenti tra le milizie rivali. Il volume di affari è nel tempo lievitato di ulteriori venti milioni di euro, raggiungendo quota cento. Risolto anche il problema della messa in sicurezza dell’area del cantiere. I libici non possono fare a meno di un opera del genere

Era un problema di difficile soluzione quello della messa in sicurezza dell’area del cantiere dove è iniziata la (ri)costruzione dell’aeroporto internazionale della capitale libica, infatti, già ai tempi del Governo Draghi il tema era stato ripetutamente oggetto di summit tra le autorità di Tripoli ed esponenti dell’esecutivo di Roma e dell’ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Buccino (che il prossimo 19 maggio verrà avvicendato nell’incarico dall’ambasciatore Gianluca Alberini) e delle imprese italiane consorziatesi per la realizzazione dell’opera.

L’ESERCITO LIBICO GARANTISCE LA SICUREZZA DEL SITO

Se la competenza del coordinamento della messa in sicurezza dell’ampia zona sulla quale insiste il cantiere, unitamente a quella circostante, era stata stabilita in capo al ministero dell’interno del Paese nordafricano, permaneva in ogni caso una scollatura di fondo tra le diverse agenzie di sicurezza libiche (civili e militari) che faceva sì che il livello di cooperazione ai fini della protezione delle aree interne ed esterne al perimetro dello scalo aeroportuale permanesse basso. Attualmente, a seguito della garanzia fornita dal primo ministro e dal ministro dei trasporti libici la cornice di sicurezza attorno al sito a sud di Tripoli viene garantita dall’esercito.

AVVIATI I LAVORI: QUASI ULTIMATE PALIFICAZIONI E FONDAZIONI

Per quanto concerne i lavori di realizzazione degli impianti affidati al consorzio di imprese Aeneas, va rilevato come la parte relativa alla palificazione e quella della fondazione si trova a buon punto e i lavori dovrebbero venire completati nei prossimi due mesi. A quel punto si inizieranno a innalzare le sovrastrutture (sono imminenti le spedizioni in loco dei materiali necessari) in vista del perseguimento degli obietti fissati sulla base del piano di realizzazione presentato al ministero trasporti di Tripoli e al primo ministro Abdulhamid Dabaiba.

UN AEROPORTO NECESSARIO

Si tratta di una commessa avente un valore complessivo di circa cento milioni di euro, infatti negli ultimi mesi si sono aggiunte altre opere che hanno comportato investimenti pari a ulteriori venti milioni. Sbloccate le lettere di credito da parte del committente, le imprese possono lavorare in garanzia e realizzare i due terminal (nazionale e internazionale) completi di tutti gli impianti necessari al loro funzionamento. I libici non possono fare a meno di uno scalo del genere, essi necessitano di una rapida ripresa del funzionamento dell’aeroporto della loro capitale, che si estenderà su una superficie di 30.000 m² esprimendo una potenzialità di traffico passeggeri pari a sei milioni di persone all’anno.

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