La mostra Rara Herbaria. Libri e natura dal XV al XVII secolo: dagli incunaboli della Collezione Peter Goop ai volumi botanici della prima Accademia dei Lincei – dal 4 maggio al 3 luglio 2023 presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei (via della Lungara 10, Roma) e curata da Michael Jakob (docente presso l’Università Grenoble Alpes, la HEAD di Ginevra e l’Accademia di Architettura di Mendrisio) e Lucia Tongiorgi Tomasi (storica dell’arte ed accademica dei Lincei) – intende focalizzare l’affermazione di un nuovo sapere botanico che, nella prima età moderna e all’alba della «nuova scienza», si va affrancando dalle finalità medico-farmacologiche che lo avevano caratterizzato in età medievale.
UNA STRAORDINARIA RACCOLTA DI VOLUMI
L’esposizione consta di due parti interconnesse, nelle quali saranno presentati numerosi volumi della Collezione Peter Goop di Vaduz (Liechtenstein) insieme con manoscritti, libri a stampa e documenti conservati nella Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana dei Lincei di Roma. Durante gli ultimi decenni Peter Goop ha riunito una straordinaria raccolta di volumi di botanica che costituisce la più importante collezione mondiale sull’argomento in mani private. Uno dei punti forti della collezione è rappresentato da un considerevole gruppo di incunaboli – Kräuterbücher, erbari a stampa – pubblicati tra il 1470 e il 1500, che sarà possibile ammirare nella prima sezione della mostra.
SPLENDIDE EDIZIONI QUATTROCENTESCHE
Le splendide edizioni quattrocentesche della Historia naturale pliniana col commento di Cristoforo Landino, del De Re Rustica di Catone, Varrone, Columella e Palladio, del De Virtutibus Herbarum, già attribuito a Macer Floridus ma opera di Odo de Meung (Ginevra 1495), saranno accostate al testo canonico sull’agricoltura di Pietro De’ Crescenzi di cui sono esposte le edizioni di Lovanio del 1483 e di Vicenza del 1490. Non mancheranno esemplari delle prime “enciclopedie” che descrivono numerosi aspetti del mondo della natura, come il Liber de Proprietatibus Rerum di Bartolomaeus Anglicus (Strasburgo 1485) e il Buch der Natur di Konrad von Megenberg (Augusta 1495).
GLI ERBARI DI MAGONZA
Della triade dei cosiddetti «erbari di Magonza» si potrà ammirare l’editio princeps di ciascuno, mentre una tappa fondamentale del percorso espositivo sarà rappresentata dai trattati cinquecenteschi illustrati da «padri della botanica» quali Brunfels, Fuchs, Bock e Mattioli. Nell’esposizione, due opere della Collezione Peter Goop assumono un particolare rilievo: il Liber de arte distillandi, de simplicibus. Das buch der rechten kunst zu distilieren di Hieronymus Brunschwyg (1500), che reca il timbro “Cesi-Albani”, forse appartenuto al linceo Cassiano dal Pozzo, e l’imponente Hortus Eystettensis di Basilius Besler (1613), opera molto apprezzata dagli accademici lincei. A questi due volumi viene affidato il compito di segnare il passaggio alla seconda parte del percorso espositivo, nel quale sarà possibile accostarsi a rari cimeli conservati nei fondi della Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana.
1613: DATA DI SNODO
Il 1613 costituisce, infatti, la data di snodo tra le due parti della mostra e a quell’anno cruciale sarà attribuito un doveroso risalto. Viene infatti proposto un piccolo volume (Mexicanarum Plantarum Imagines) di tavole di piante mesoamericane, stampato per farne dono “linceo” al vescovo di Bamberg in visita a Roma. Inserito nella copia della Collezione Peter Goop dell’Hortus Eystettensis è presente un “volantone” raffigurante la rara Passiflora fiorita nei giardini Farnese. Viene inoltre esposto l’esemplare del Tesoro Messicano (Rerum medicarum […]) con annotazioni autografe di Federico Cesi, fondatore dell’Accademia, che costituisce una preziosa testimonianza sulla genesi e sulla difficoltosa gestazione di un testo chiave per gli studi botanici e più in generale naturalistici lincei.
MICROSCOPI E GEOMORFOLOGIA
Di grande impatto visivo il foglio della Melissographia inciso da Matthias Greuter (1625), che presenta le prime immagini dell’ape vista al microscopio, e il Trattato del legno fossile di Francesco Stelluti, che indaga problematiche geomorfologiche fino ad allora del tutto ignote. Completano l’esposizione alcuni rari volumi conservati presso la Biblioteca dell’Orto Botanico di Bologna, provenienti dall’antica raccolta libraria di Federico Cesi (in gran parte dispersa), come testimoniano le postille, i timbri e le note di possesso ancora visibili. Saranno inoltre esposte due tavole botaniche raffiguranti due varietà di Cynara cardunculus, provenienti dalla collezione Dal Pozzo e il ritratto di Federico Cesi eseguito dal vero tra il 1610 ed il 1613.
CATALOGO E COMITATO SCIENTIFICO
L’esposizione prevede un corposo catalogo stampato da Silvana editoriale, composto da saggi introduttivi storico-critici e da schede degli oggetti esposti in mostra. Il comitato scientifico della mostra è composto da Roberto Antonelli, Ebe Antetomaso, Anna Dolfi, Peter Goop, Marco Guardo, Michael Jakob, Annibale Mottana, Silvia Pedone, Lucia Tongiorgi Tomasi; il comitato organizzatore da Ebe Antetomaso, Angelo Cagnazzo, Francesco Paolo Fazio, Giovanni Fraioli, Marco Guardo, Michael Jakob, Silvia Pedone.
INFO
Rara Herbaria. Libri e natura dal XV al XVII secolo: dagli incunaboli della Collezione Peter Goop ai volumi botanici della prima Accademia dei Lincei
dove: Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana, via della Lungara 10, Roma;
quando: dal 5 maggio al 3 luglio 2023;
orari di apertura al pubblico: dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (ultimo ingresso alle ore 17:00); la mostra resterà chiusa al pubblico nei giorni 2 giugno, 23 giugno e 29 giugno, mentre sarà straordinariamente aperta il giorno 3 luglio; ingresso gratuito.