AMBIENTE, emissioni climalteranti. Metano: Parlamento europeo a favore di monitoraggio e riduzione

Accolto l’appello lanciato da Environmental Defense Fund Europe (EDFE) volto a favore di un passo del genere

a cura di Environmental Defense Fund Europe (EDFE) – Nella giornata di ieri, 26 aprile 2023, con un voto cruciale espresso dal Parlamento europeo, le Commissioni Ambiente (Envi) e Industria (Itre) hanno adottato il mandato negoziale sul regolamento per monitorare e ridurre le emissioni di metano nel settore energetico. Il testo, fortemente appoggiato da Environmental Defense Fund Europe (EDFE), approvato con 114 voti a favore, 15 contrari e 3 astensioni, dovrà attendere il nulla osta della plenaria prevista tra l’8 e l’11 maggio prossimi per divenire la posizione ufficiale di Strasburgo nei triloghi con il Consiglio e la Commissione.

L’APPROVVIGIONAMENTO ENERGETICO DELL’UE

Alla vigilia del voto, EDFE aveva sottolineato l’importanza di questa regolamentazione per contribuire agli sforzi globali contro il cambiamento climatico e per alleviare la pressione sull’approvvigionamento energetico dell’Unione europea. Flavia Sollazzo, direttore senior dell’EDFE per la transizione energetica dell’Unione europea, al riguardo ha affermato: «Questo è un momento cruciale per il lascito climatico dell’Unione europea. L’attuazione tempestiva di una forte regolamentazione potrebbe portare una tripla vittoria: rallentare il riscaldamento globale, rafforzare l’approvvigionamento di gas dell’Europa durante una crisi energetica e consentire alle economie di reimmettere nel ciclo commerciale grandi quantità di gas altrimenti inutilizzate. In attesa della completa transizione verso l’energia rinnovabile, dobbiamo garantire che l’estrazione di combustibili fossili sia efficiente e responsabile, limitando la necessità di nuove estrazioni. Il tempismo è fondamentale, dal momento che, dati i recenti aumenti, rappresenta un importante incentivo per l’industria oil&gas ad agire e catturare il metano, principale componente del gas naturale, altrimenti sprecato».

LEADERSHIP CLIMATICA DI BRUXELLES

La Sollazzo ha inoltre sottolineato il ruolo di leadership di Bruxelles: «L’Europa ha l’opportunità di dimostrare la sua leadership climatica adempiendo ai suoi impegni nell’ambito del Global Methane Pledge – ha ella dichiarato -, inoltre, la riduzione delle emissioni di metano può contribuire ad un ambiente più pulito e sano per i cittadini dell’Unione europea e le comunità in tutto il mondo. Ogni giorno perso nei ritardi è un giorno in cui l’Unione europea non rispetta le sue responsabilità». Durante il processo di negoziazione, EDFE ha costantemente sottolineato la necessità di implementare regole forti di misurazione, reportistica e verifica (MRV), nonché un quadro completo per la rilevazione e la riparazione delle perdite (LDAR) e regolamenti rigorosi per limitare sfiati e fiammate».

RIDUZIONE EMISSIONI CLIMALTERANTI: UN OBIETTIVO AMBIZIOSO

Per raggiungere l’ambizioso obiettivo posto dall’Unione europea di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55%, rispetto ai livelli del 1990, entro il 2030, il regolamento deve fornire una solida base per ridurre le emissioni di metano energetico all’interno dell’unione. A tal proposito, l’istituzione di misure nazionali solide, metterebbe Bruxelles in una posizione più forte, dotandola di strumenti più efficaci per affrontare le importazioni. Ridurre lo spreco di metano nell’industria petrolifera e del gas a livello globale, attraverso una riduzione di perdite, sfiati e fiammate, è il modo più veloce, economico ed efficace per rallentare il riscaldamento globale. Sfruttando pienamente le soluzioni esistenti per ridurre le emissioni di metano nei settori chiave, si potrebbero evitare 0,5 gradi Celsius di riscaldamento entro la fine del secolo.

COSA PUÒ FARE IL SETTORE OIL&GAS

Al riguardo, conclude la Sollazzo, «come dimostrano i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA): gli operatori possono agire immediatamente per ridurre le emissioni di metano. A livello mondiale, l’industria petrolifera e del gas può ottenere una riduzione del 75% delle emissioni di metano utilizzando tecnologie esistenti – due terzi delle quali a costo netto zero o basso. Anche solo il 3% dei profitti generati dalle industrie dei combustibili fossili potrebbe essere utilizzato per mitigare efficacemente la maggior parte delle emissioni di metano esistenti».

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