Oltre all’artista e ai curatori della mostra, al vernissage che ha avuto luogo questo pomeriggio sono intervenuti l’arciprete rettore della Basilica collegiata Santa Maria ad Martyres Pantheon monsignor Daniele Micheletti, Mariastella Margozzi (direttrice dei Musei statali della Città di Roma) e Lorenzo Zichichi, responsabile de Il Cigno GG Edizioni nonché organizzatore dell’evento. Un concerto per soprano e arpa, coordinato dal Maestro Roberto Giuliani del Conservatorio “Santa Cecilia”, ha aperto l’esposizione.
DUE SCULTURE DI RAINALDI
Due sono le sculture di grande interesse che Oliviero Rainaldi ha realizzato appositamente e che resteranno esposte al Pantheon per quasi due mesi. La prima, dal titolo “Calma tu alma” (2023), rappresenta le mani, alte quaranta centimetri, fatte di gesso e ricoperte con foglia d’oro ventiquattro carati. La scultura è sostenuta da una base cilindrica di due metri di altezza: in totale, quindi, l’opera misura due metri e quaranta centimetri. «Sarà collocata al centro dell’edificio – spiega lo scultore – ed è dedicata alla rivoluzionaria scoperta della “particella di Dio” di Higgs. La scultura cita infatti le due mani nella creazione di Michelangelo alla Sistina che, in questa occasione, si congiungono generando un contatto tra gli indici. La volontà di questa esposizione è lanciare un messaggio di moderazione e riflessione, riprendendo gli insegnamenti del Cristianesimo per il quale il fine ultimo di ogni azione è la pace».
SINTONIA TRA ARTE E FEDE
La seconda opera, che è stata realizzata nel 2023, è un bassorilievo realizzato con marmo proveniente dal Vietnam (White Cristall) ed è retroilluminata a led. Con un diametro di due metri e mezzo e alta (inclusa la sua base) quattro metri, è stata posizionata sotto il pronao e rappresenta una crocefissione e resurrezione resa evidente dalla postura. Una sintonia tra arte e fede che si può manifestare non solo guardando i grandi capolavori del passato ma anche le felici espressioni dell’arte contemporanea. «Sono sempre stato favorevole alle arti e all’esposizione di opere nelle chiese, sede di grandi capolavori antichi, medievali e rinascimentali», afferma al riguardo Daniele Micheletti. «La Chiesa ha nell’arte uno strumento per diffondere il suo messaggio – dichiara Lorenzo Zichichi -, individuare artisti contemporanei che si facciano portatori di questo è tanto importante quanto più sono di chiara fama gli artisti coinvolti. Le due opere che Oliviero Rainaldi ha voluto realizzare appositamente per l’esposizione al Pantheon, rientrano perfettamente nel solco della migliore tradizione iconografica cattolica».