Marco Simeoli, allievo del maestro Gigi Proietti, con il quale ha stretto negli anni un’intensa e proficua collaborazione, è il coinvolgente protagonista di Epidicus, una delle ultime commedie scritte da Tito Maccio Plauto, un’opera che racchiude tutti gli elementi caratteristici del suo teatro.
EPIDICO, «SERVUS CALLIDUS»
Protagonista è Epidico, appunto «servus callidus», abile e astuto servitore che ordisce trame continue per favorire gli incontri amorosi del suo giovane padrone. Questo susseguirsi d’inganni e situazioni paradossali, è il meccanismo che svela la trama, fatta, come è solito nella commedia, di innamoramenti e ripensamenti, raggiri a danno del padrone e spiritose invenzioni a beneficio del servo. Il pretesto è un doppio innamoramento: Stratippocle, giovane padrone, ama una fanciulla e con l’aiuto di Epidico inganna il vecchio padre affinché la riscatti; peccato che, partito per la guerra, Stratippocle torna innamorato di un’altra fanciulla.
LA COMMEDIA DEL DOPPIO IMBROGLIO
Dunque, a questo punto si rende necessario un altro inganno, e un altro ancora, e vieppiù di seguito, in un susseguirsi di tranelli e imbrogli. Per tutto lo sviluppo della vicenda, Epidico si trova nella condizione di essere giudicato colpevole per le sue malefatte e conseguentemente punito. La commedia plautina si ingarbuglia in un susseguirsi di situazioni comiche in virtù dell’agire dei suoi protagonisti, (personaggi a tratti archetipali come il soldato, la suonatrice, il vecchio e gli altri), ruotando attorno a un perno costituito da soggetti centrali, tra i quali figura ovviamente lo stesso Epidico. È una giostra esilarante, paradigma del mondo plautino in cui alla vivacità dei personaggi si associa il paradosso delle imbarazzanti situazioni. La conclusione, anch’essa tipica del teatro plautino (ma non solo del suo), vedrà il servo riuscire a farla franca conquistando la libertà, celebrata con un banchetto.
INFO E PRENOTAZIONI
Epidicus, la commedia del doppio imbroglio, di Tito Maccio Plauto; traduzione di Filippo Amoroso; regia di Cinzia Maccagnano; con Marco Simeoli e Cesare Biondolillo, Luna Marongiu, Salvatore Riggi, Mariano Viggiano, Ginevra Di Marco, Gaia Bevilacqua; musiche Germano Mazzocchetti; costumi Monica Mancini, maschere Luna Marongiu.
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Prezzo biglietti: intero euro 22,00; ridotto euro 18,00 (ultrasessantacinquenni, CRAL e associazioni convenzionate); ridotto studenti euro 15,00 (fino a ventisei anni di età); i prezzo dei biglietti è comprensivo di prevendita e diritti di segreteria.
Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico), Via Francesco Redi 1/A Roma;
telefono e telefax: 0644248154;
ulteriore utenza telefonica (mobile): 3202773855;
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