“Percorsi della fede. L’arte di Andrey Esionov in sette chiese di Roma” verrà presentato oggi, martedì 21 marzo, alle ore 20:00 nella chiesa di Santa Maria in Campitelli a Roma, all’evento parteciperanno l’artista e gli autori dei testi in catalogo. Per l’occasione si terrà un concerto di musica classica diretto dal Maestro Riccardo Martinini; a esibirsi la soprano Desirée Giove e l’ensemble dei violoncelli del Conservatorio Santa Cecilia con le musiche di Claudio Monteverdi, Sergej Rachmaninov, Wolfgang Amadeus Mozart ed Heitor Villa-Lobos.
LA MOSTRA IN QUATTRO BASILICHE ROMANE
Il volume ripercorre l’itinerario della mostra omonima, che si è svolta dal maggio al novembre 2022 in sette chiese del centro storico di Roma, attraverso la pubblicazione di immagini delle quattro basiliche (Basilica di Santa Maria ad Martyres ossia il Pantheon, Basilica di Sant’Andrea della Valle, Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio, Basilica di San Lorenzo in Lucina) e delle tre chiese (Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi, Chiesa di Santa Maria in Campitelli, Chiesa del Gesù), dei quadri e degli acquerelli di Esionov allestiti in ognuna di esse, dei tantissimi turisti e pellegrini che le hanno visitate sia durante i mesi della mostra, sia in occasione del Giubileo della Famiglia. Esso contiene i testi di Vittorio Sgarbi (critico e storico dell’arte e attuale sottosegretario alla Cultura), Daniele Libanori (vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per il settore Centro), Daniele Micheletti (rettore della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon), Gabriella Musto (direttrice del Pantheon), Daria Pushkova (direttrice del Centro russo di scienza e cultura a Roma), Francesco Bigazzi (giornalista e scrittore) e Julian Makarov) giornalista e presentatore.
LE OPERE DI ANDREY ESIONOV
Saranno inoltre esposte tre opere di Andrey Esionov in olio su tela, facenti parte della mostra del 2022, e che sintetizzano la visione del mondo per la cristianità: “Creazione del mondo” del 2013 (cm 180 x 220), “Annunciazione” del 2022 (cm 200 x 200) e “Il Giorno del Giudizio” del 2012 (cm 220 x 160). Esionov, nato in Uzbekistan da padre russo e madre ucraina, è uno dei maggiori esponenti della corrente del neorealismo visionario post-sovietico. Le sue opere si trovano nelle collezioni di diversi musei: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA, Mosca), Museo di Stato russo (San Pietroburgo), Museo d’Arte di Samara (Samara), Museo di Stato delle Arti Figurative del Tatarstan (Kazan’), Museo di Stato delle Arti dell’Uzbekistan (Taškent); Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Di recente, da settembre 2019 a gennaio 2020, ha esposto alcune sue opere nella mostra “Realismo visionario. Gli acquerelli di Andrey Esionov” nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma.
IL SEGRETO DELL’ARTE PITTORICA
«Andrey conosce il segreto dell’arte pittorica – afferma Francesco Bigazzi nel volume -, lavora la superficie dei suoi acquerelli, delle sue tele e delle sue icone con estrema determinazione, fino a trasformarle in figure vive, a farle vibrare, come se abbiano un respiro. Ecco il continuo ritorno all’autentico materiale culturale dell’artista. Nelle tele la consistenza delle figure è più aggressiva, abbaglia i visitatori, Andrey riesce a unire fragilità a durezza, ma negli acquerelli le figure, come per magia, divengono più percepibili, disciplinate, come se stessero nascendo in contemporanea dalla sua mano». Il progetto, in un connubio d’arte contemporanea e fede, nasce da lontano. «Il progetto di creare un itinerario che legasse con opere d’arte alcune delle più importanti chiese del centro storico di Roma ha avuto in Andrey Esionov il protagonista principale. Legato a una profonda conoscenza delle Sacre Scritture, Esionov ha tratteggiato la vicenda umana dalla Creazione del Mondo, all’Annunciazione, all’Ultima Cena, al Giudizio Universale. E ha fornito ai turisti, che anche casualmente entravano in questi luoghi di culto, un percorso di fede e di arte. Esionov ha una pittura che ha messo d’accordo anche critici d’arte frequentemente in contrasto fra loro e che invece hanno espresso unanime apprezzamento per il suo lavoro, come ad esempio Vittorio Sgarbi e Tomaso Montanari», è opinione di Lorenzo Zichichi, presidente de Il Cigno GG Edizioni.
UN PERCORSO DI ARTE E DI FEDE
Le opere di Esionov hanno creato un percorso non solo artistico ma anche di fede, stimolando la riflessione su temi cui gli artisti hanno dedicato i loro sforzi creativi. «La buona riuscita del progetto – sottolinea il vescovo Daniele Libanori – si è manifestata soprattutto perché le opere, nell’itinerario di fede e di cultura, non sono state visitate solo casualmente come tappe incidentali di un percorso di visita turistico, ma come veri e propri richiami che hanno mosso e incuriosito chi ha voluto seguire il fil rouge suggerito dalle sue opere». Una sintonia tra arte e fede che si può manifestare non solo guardando i grandi capolavori del passato ma anche le felici espressioni dell’arte contemporanea. «Sono sempre stato favorevole alle arti e all’esposizione di opere nelle chiese, sede di grandi capolavori antichi, medievali e rinascimentali – scrive Daniele Micheletti -, per questo motivo quando fu proposto di ospitare un’opera dell’artista Andrey Esionov all’interno del Pantheon ne sono stato entusiasta».
INFO E CONTATTI
Titolo del volume: Percorsi della fede. L’arte di Andrey Esionov in sette chiese di Roma;
organizzazione: Il Cigno GG Edizioni
presentazione: martedì 21 marzo alle ore 20:00 presso la chiesa di Santa Maria in Campitelli, piazza di Campitelli, 9 a Roma;
ingresso al pubblico gratuito;
volume edito da Il Cigno GG Edizioni;
pagine: 172;
contiene i testi di: Vittorio Sgarbi (critico e storico dell’arte), Daniele Libanori (vescovo ausiliare della Diocesi di Roma), Daniele Micheletti (rettore dellaa Basilica di Santa Maria ad Martyres-Panteon), Gabriella Musto (direttrice del Pantheon-Basilica di Santa Maria dei Martyres), Daria Pushkova (direttrice del Centro russo di scienza e cultura di Roma), Francesco Bigazzi (giornalista e scrittore), Julian Makarov (giornalista e presentatore russo),bLorenzo Zichichi (editore);
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