a cura di Andrea Gagliarducci, vaticanista dell’agenzia giornalistica ACI Stampa – Dal 18 al 20 marzo l’arcivescovo Paul Richard Gallagher sarà in visita in Albania su invito del ministro per l’Europa e gli Affari esteri shqiptaro Olta Xhaçka, nonché del presidente della Conferenza episcopale albanese, monsignor Angelo Massafra. In programma una serie di incontri istituzionali ed ecclesiastici.
GALLAGHER A TIRANA
Gallagher incontrerà Xhaçka il 18 marzo nella capitale e, lo stesso giorno, si trasferirà a Scutari, dove celebrerà la Messa nella cattedrale e visiterà il Museo dei Martiri, dedicato ai perseguitati durante il regime comunista. Domenica 19 marzo, il ministro degli Esteri vaticano celebrerà la Messa nella cattedrale di Rrëshen, dove incontrerà i vescovi della Conferenza episcopale locale. Lunedì 20 incontrerà a Tirana i leader religiosi del Paese delle aquile e il presidente dell’Assemblea della Repubblica, signora Lindita Llesh Nikolla. Infine, sempre nella capitale, visiterà l’Università cattolica di Nostra Signora del Buon Consiglio, la cattedrale cattolica, quella ortodossa e la moschea della città.
I PRECEDENTI VIAGGI PASTORALI DEI PONTEFICI IN ALBANIA
In precedenza, in Albania si erano recati in visita pastorale due pontefici, Giovanni Paolo II nel 1993 e Papa Francesco nel 2014. Nel Paese, la Santa Sede aveva eretto una Delegazione apostolica già nel 1920, ma nel 1945, con la presa del potere dei comunisti di Enver Hoxa, la delegazione rimase vacante dopo che il delegato apostolico, monsignor Leone Nigris, venne espulso, e anche a seguito della tragica morte del suo successore, il beato vescovo Frano Gjini, fucilato nel 1948 per essersi rifiutato di obbedire all’ordine di creare una Chiesa nazionale separata da Roma. Santa Sede e Albania hanno poi riallacciato le relazioni diplomatiche il 7 settembre 1991.