a cura di Polifarma (società farmaceutica italiana) e di Pierpaoli Exelyas (impresa che sviluppa, produce e commercializza integratori alimentari e prodotti farmaceutici) – 13,4 milioni, è questo l’impressionante numero di italiani che soffre di disturbi del sonno. Ma, quali sono i fattori in grado di condizionare il ciclo sonno-veglia? Inoltre, è vero che gli adulti necessitano di cinque ore di sonno soltanto a notte? È meglio dormire al caldo oppure al freddo? Il «pisolino» pomeridiano è davvero indicato per coloro che hanno difficoltà ad addormentarsi?
SONNO E VEGLIA TORNANO AL LORO POSTO
Questi sono alcuni degli interrogativi che trovano risposte in Sonno e veglia tornano al loro posto, articolata campagna di sensibilizzazione avviata da Polifarma (società farmaceutica italiana fondata nel 1919) e Pierpaoli Exelyas (impresa che sviluppa, produce e commercializza integratori alimentari e prodotti farmaceutici) allo scopo di promuovere l’educazione al sonno, pratica che riveste un ruolo, purtroppo spesso sottovalutato, nella salute e nella qualità della vita della gente. Infatti, ogni essere umano trascorre circa un terzo della propria vita dormendo, per cui non è difficile comprendere l’importanza del riposo per vivere meglio. Al riguardo, i disturbi del sonno costituiscono un problema che da molti non viene considerato in maniera adeguata e che, in realtà, ha impatti devastanti.
SOTTOVALUTATI I DISTURBI DEL SONNO
I numeri parlano chiaro: da uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Università Bocconi e dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, in collaborazione con l’Istituto Doxa, studio pubblicato nel 2020, è emerso come i disturbi del sonno in Italia siano in aumento, un fenomeno risultato più frequente tra gli anziani e tra le persone di livello socioeconomico basso. Il 30% degli intervistati dorme un numero insufficiente di ore, mentre per il 14,9% la qualità del sonno è risultata insoddisfacente. Fra questi ultimi, le donne sono più degli uomini, seppure non esista una differenza di genere per quanto concerne il tempo trascorso a dormire. Con l’aumentare dell’età è risultata incrementata anche l’insufficienza che il livello di insoddisfazione (fonte: Varghese NE, Lugo A, Ghislandi S, Colombo P, Pacifici R, Gallus S. Sleep dissatisfaction and insufficient sleep duration in the Italian population. Sci Rep. 2020 Oct 21;10(1):17943).
FATTORI DI RISCHIO
Si stima inoltre che più del 10% della popolazione adulta che soffre di disturbi del sonno accusi altresì un disturbo del ritmo circadiano sonno-veglia (fonte: Kim JH, Duffy JF. Circadian Rhythm Sleep-Wake Disorders in Older Adults. Sleep Med Clin. 2018 Mar;13(1):39-50). Ai disagi notturni seguono non infrequentemente anche fastidi diurni, quali calo di funzioni cognitive (concentrazione, attenzione, memoria), ripercussioni sulla sfera psicoemotiva e riduzione complessiva della qualità della vita. I disturbi del sonno sono poi un fattore di rischio sia per quanto concerne i disturbi psicopatologici che per patologie somatiche e mediche, anche di natura infettiva e infiammatoria. Un problema molto grave che anche a causa della recente pandemia sembrerebbe acuirsi, dato che il Covid-19 ha amplificato i sintomi di disturbi del sonno, la cui frequenza supererebbe addirittura quella dei sintomi di ansia e depressione.
AZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE
«Purtroppo – sottolinea Andrea Bracci, amministratore delegato di Polifarma –, ci preoccupiamo dei disturbi del sonno solo quando iniziamo, magari, a trascorrere qualche ora durante la notte, svegli o abbiamo notevoli difficoltà ad addormentarci. In realtà, dormire bene significa fare prevenzione e tutelare la nostra salute. Per questo motivo, abbiamo dato vita a Sonno e veglia tornano al loro posto, una ampia e articolata campagna di sensibilizzazione che si compone di una serie di tasselli che, speriamo, possa aiutare a sensibilizzare quante più persone possibili e creare una maggiore consapevolezza su un disturbo largamente sotto-stimato ma che, come abbiamo visto, può avere conseguenze importanti, a livello personale e sociale. Sono molteplici, infatti, i fattori che possono influenzare il ritmo sonno veglia e che, in un modo o nell’altro, possono riguardare molti di noi: i cambiamenti di fuso orario, i turni di lavoro a rotazione, l’utilizzo di personal computer e tablet a tarda ora o semplicemente l’aumentare dell’età. Dal 17 marzo, data in cui si celebra la Giornata del Sonno, sarà online il sito www.ciclosonnoveglia.it e verrà presentato ufficialmente nelle sale del circuito UCI Cinema il trailer di una web serie che ci aiuterà, anche grazie al contributo di importanti medici e specialisti, ad aprire gli occhi sui problemi del sonno e, soprattutto, a capire come affrontarli».
LA CAMPAGNA IN DETTAGLIO
Nel sito web, online dal 17 marzo, medici e pazienti troveranno una web serie di 4 puntate, informazioni aggiornate, e approfondimenti scientifici. Si tratta di strumenti indispensabili per imparare a riequilibrare il ritmo circadiano e far tornare i periodi di sonno e veglia al posto giusto. “Notti in bianco”, la web serie con il sonno protagonista. «Cari nottambuli anche questa notte se non chiudete gli occhi, tenete ben aperte le orecchie», con queste parole, il dj di Radio Morfeo dà ufficialmente inizio alle notti in bianco di Valentina, Giacomo, Piero e Iolanda, i quattro protagonisti con storie diverse, ma tutti uniti da un unico destino: non trovare pace dalla mezzanotte in poi. Seguendo le loro disavventure e gli approfondimenti medici a commento di ogni puntata, sarà possibile capire quali sono i problemi del sonno e, soprattutto, imparare ad affrontarli.
UNO SPAZIO AD HOC PER I MEDICI
Uno spazio ad hoc per i medici: il sito web, costantemente aggiornato e arricchito di nuovi contenuti, ospita anche una sezione dedicata esclusivamente a medici e specialisti, ai quali sono dedicati video e articoli di approfondimento.
Fonte dati: Associazione italiana per la Medicina del sonno.