In occasione del XXX anniversario della sua costituzione la Compagnia Castalia, fondata e diretta da Vincenzo Zingaro, tra le compagnie teatrali maggiormente prestigiose nella rappresentazione di commedie classiche in Italia, riporta in scena il celebre capolavoro di Aristofane “Le nuvole”.
IL TEATRO E LE MASCHERE
Per il pubblico si tratterà di un’occasione particolare per immergersi nel mondo della commedia attica antica, cioè la prima forma di commedia del teatro occidentale di cui il regista ha recuperato lo spirito più autentico avvalendosi delle splendide maschere, create per lo spettacolo da Rino Carboni, maestro del trucco e degli effetti speciali nel cinema che ebbe un fortunato sodalizio con Federico Fellini. Essi verranno proiettati nell’animato fermento culturale dell’Atene del V secolo a. C., tra satira graffiante e giocosa fantasia, offrendo motivi di riflessione su importanti temi sociali, ancora oggi fortemente attuali. In fondo la maschera è il simbolo stesso del teatro, poiché emblematizza il doppio, dunque verità e finzione.
IL DOPPIO: VERITÀ E FINZIONE
E proprio Aristofane brilla in questo gioco di sovrapposizioni, ricorrendo nelle sue opere agli elementi opposti quali, ad esempio, farsa e fine commedia, ottimismo e cosmico pessimismo, forza satirica e calambour. Viene rilevato come nei teatri “al chiuso” si faccia poco teatro classico, mentre in quelli all’aperto (come quelli della Magna Grecia) nel corso delle stagioni teatrali estive vengano rappresentate prevalentemente tragedie e soltanto in misura minore commedie. Inoltre, i medesimi osservatori che muovono questa critica sottolineano il fatto che Tito Maccio Plauto (autore latino) prevalga quantitativamente nel numero di rappresentazioni su Aristofane (autore greco).
ARISTOFANE VERSUS PLAUTO?
Ebbene, nel corso della sua lunga attività artistica Vincenzo Zingaro ha avuto l’opportunità di mettere in scena tre commedie del primo (Aulularia, Menaechmi, Miles gloriosus) e tre del secondo (Le nuvole, La pace, Le donne al parlamento) e, dato che buona parte degli elementi di Plauto si rinvengono in Aristofane, egli ne arricchisce lo spirito dei testi permanendovi fedele, prendendosi tuttavia la libertà di rappresentazione. Ecco dunque uno dei tratti di originalità del suo lavoro. Per tornare alla commedia in cartellone da oggi al Teatro Arcobaleno di Roma, ne “Le nuvole” il poeta condanna l’arroganza e la bizzarria intellettuale del personaggio Socrate, facendone il simbolo di una cultura emergente pericolosamente relativista e sovvertitrice, quella dei sofisti.
“LE NUVOLE” RICHIAMANO SIMILITUDINI DELLA SOCIETÀ ATTUALE
L’immagine scenica del filosofo non corrisponde certo a quella reale, della quale tutti conosciamo la straordinaria statura morale e intellettuale, ma consente ad Aristofane (seppure in maniera arbitraria) di seguire la sua personale ispirazione per una pungente ed esilarante satira contro il potere mistificatorio di certi fenomeni alla moda in grado di influenzare le masse, offuscandone le coscienze, dunque quanto c’è di simile in quello che viene vissuto nella società moderna. Socrate compare su un trono sospeso nell’aria; la maschera che sembra di pietra e l’abito ieratico gli conferiscono un aspetto sacrale che induce all’assoggettamento, che però si fonda sull’ignoranza dei suoi interlocutori, i quali subiscono gli effetti della sua fascinazione, nella speranza di ricavarne guadagno.
LOGICA DELLA RAPPRESENTAZIONE
È la logica della rappresentazione mediante la quale il potere riesce subdolamente a dominare le masse. I Discepoli ne sono l’esempio più evidente: essi perdono la loro dignità di esseri umani; trasfigurati in “polli”, razzolano adoranti e affamati nell’aia del “padrone”. Altrettanto dura è la critica mossa contro la disonestà del rozzo Strepsiade, incarnazione della stolta meschinità di chi, alla ricerca di facili e illecite scorciatoie, si fa irretire accettando qualsiasi insensatezza. Aristofane ama provocare fino all’estremo per indurre alla riflessione riguardo alla precaria condizione che accomuna gli esseri umani nella loro totalità e lo fa ricercando contestualmente una perduta armonia. Una grande lezione di libertà intellettuale che fa svettare il sentimento di riconciliazione e di riappropriazione del senso autentico della vita, di una necessaria semplicità.
INFO E BIGLIETTI
La Compagnia Castalia in occasione del XXX anniversario della sua costituzione presenta “Le nuvole”, commedia di Aristofane; adattamento e regia di Vincenzo Zingaro; con Fabrizio Passerini, Ugo Cardinali, Piero Sarpa, Rocco Militano, Laura De Angelis, Sina Sebastiani e Valeria Spada; maschere di Rino Carboni Studio; musiche Giovanni Zappalorto; scene di Vincenzo Zingaro; costumi di Paola Iantorni; disegno luci di Giovanna Venzi; in cartellone dal 17 marzo al 2 aprile 2023; venerdì e sabato inizio spettacoli alle ore 21:00, domenica alle ore 17:30.
Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico)
via Francesco Redi 1/A Roma
0644248154
064402719
prezzo dei biglietti: intero euro 22,00, ridotto euro 18,00 (over 65, Cral, associazioni convenzionate), ridotto studenti euro 15,00 (fino a 26 anni)