SERVIZI, energia e reti. I sistemi di generazione delle rinnovabili: scala industriale o unità distribuite

Il Ministero della Transizione ecologica italiano ha stabilito all’interno del Piano per la transizione ecologica (PTE) che la generazione elettrica dovrà provenire nel 2030 per il 72% da fonti rinnovabili, e nel 2050 fino al 95-100%. Il PTE punta in maniera particolare sul solare fotovoltaico, che secondo le stime potrebbe arrivare, al 2050, tra i 200 e i 300 GW installati. Alla luce della crescente rilevanza che le fonti rinnovabili, in particolare il solare fotovoltaico, assumeranno in Italia un sensibile rilievo

Questa previsione rinviene delle evidenze nello studio svolto da Nicolas Astier (docente presso la Paris School of Economics), Ram Rajagopal (docente presso il  Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale della Stanford University), Frank A. Wolak (docente alla Stanford University, dove cura il Programma di energia e sviluppo sostenibile). Il loro prezioso contributo è stato raccolto dalla Fondazione Utilitatis, che lo ha sintetizzato e tradotto in lingua italiana pubblicandolo sul suo periodico “Mini Book”, il n.2 del febbraio 2023 https://www.utilitatis.org/wp-content/uploads/2023/02/Mini-book-Febbraio.pdf

IL PIANO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Negli ultimi anni, gli investimenti annuali globali diretti alla produzione di energia eolica e solare hanno raggiunto circa 300 miliardi di dollari l’anno. Secondo l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (⁴), l’entità di questi investimenti annuali dovrebbe aumentare notevolmente in futuro. Aumentare la quota di elettricità da risorse eoliche e solari ed elettrificare i settori che tradizionalmente consumano combustibili fossili è il percorso da seguire al fine di ridurre le emissioni globali di gas serra. Il Ministero della Transizione ecologica italiano ha stabilito all’interno del Piano per la transizione ecologica (PTE) che la generazione elettrica dovrà provenire nel 2030 per il 72% da fonti rinnovabili e, nel 2050, fino al 95-100 per cento. Il PTE punta in maniera particolare sul solare fotovoltaico, che secondo le stime potrebbe arrivare, al 2050, tra i 200 e i 300 GW installati. Alla luce della crescente rilevanza che le fonti rinnovabili, e in particolare il solare fotovoltaico assumeranno in Italia, le evidenze mostrate dal lavoro di Astier, Rajagopal, Wolak presentate all’interno di questo minibook risultano essere utili strumenti decisionali anche per lo Stato italiano.

UNITÀ DI GENERAZIONE DISTRIBUITA

Le unità di generazione distribuita rappresentano circa la metà degli investimenti nel solare ed eolico; queste risorse possono essere, infatti, impiegate su scala industriale (utility scale) che si connettono alla rete di trasmissione ad alta tensione, come mostrato nel pannello di sinistra della figura 1, o come unità “distribuite” più piccole ma più numerose che si connettono a una rete di distribuzione, come mostrato nel pannello di destra della figura 1. Poiché entrambi gli approcci hanno diversi punti di forza e di debolezza, il modo più efficiente in termini di costi per aumentare la produzione di elettricità rinnovabile è molto dibattuto. Per stabilire quale sia la tecnologia più economica abbiamo fatto affidamento ad un ampio dataset composto da dati provenienti da oltre 2.000 reti locali distribuite in tutta la Francia per il periodo 2005-2018.

(⁴) IRENA, 2021

Leggi il teso integrale al seguente link: https://www.utilitatis.org/wp-content/uploads/2023/02/Mini-book-Febbraio.pdf

www.utilitatis.org

Condividi: