«Ogni progetto nasce da un buon libro», è questa la premessa dalla quale prende avvio il Brand Activism Culturale, movimento fondato dall’imprenditrice Cristina Toffolo De Piante, CEO e Founder di De Piante Editore. L’obiettivo che si prefigge questo sodalizio è quello di intraprendere e supportare iniziative finalizzate alla diffusione della letteratura.
IL PROGETTO E I FRUITORI DEL SUO SVILUPPO
Il progetto si rivolge a imprenditori, associazioni e cooperative sociali che possono diventare promotori di esperienze volte a divulgare attivamente i classici letterari. Nasce così una nuova forma di marketing umanistico, dove la cultura diventa valore aziendale. «Esperienza, sorpresa e lettura: queste le tre parole chiave del progetto – afferma la Toffolo De Piante -; desideriamo riavvicinare alla letteratura e all’arte chi se ne è allontanato o non vi si è mai avvicinato, con semplicità e in maniera diretta, attraverso il coinvolgimento delle aziende, grazie a canali innovativi ed eventi inaspettati. L’obiettivo è avvicinare alla lettura dei classici e all’arte, nella tipologia di brevi racconti da riscoprire».
BOOKÈ, STRUMENTO DI DIFFUSIONE DELLA CULTURA
Uno libro dal formato agile, simile allo smartphone nelle dimensioni ed evocante nella grafica Instagram, che unisce letteratura e arte contemporanea grazie alla presenza di una copertina di pregio realizzata da un artista riconosciuto a livello internazionale. I BOOKè sono edizioni accattivanti di racconti dei grandi scrittori classici (come per esempio Balzac, Kafka, Stein, Dumas, Tolstoj e molti altri autori). Alla costruzione di ognuno di essi partecipano diversi attori, ciascuno investito di un ruolo preciso. I primi ad avviare il processo creativo sono gli scopritori, cioè coloro i quali si incaricano di reperire il testo, che deve avere tre requisiti fondamentali: la paternità di un grande autore della letteratura classica, la brevità (massimo cento pagine) e il genere vario (terrore, amore, avventura, noir).
RUOLI BEN DEFINITI
Segue quindi una fase di lavoro di coppia gestita dai trascrittori, due soggetti volontari, uniti tra loro da legami di diversa natura, affettiva o relazionale (per esempio una mamma e una figlia, due detenuti, due amiche, un insegnante e un allievo), che rivivono insieme l’abitudine della lettura ad alta voce, dividendosi i compiti di lettura e trascrizione. Danno un contributo alla trascrizione dell’opera anche gli introduttori, giovani scrittori proposti da De Piante, che si occupano di creare una prefazione al testo che orienti il lettore, ricercando curiosità o dettagli meno noti relativi alla vita dell’autore e dell’artista scelti per testo e copertina. Ulteriori figure coinvolte sono gli artisti, selezionati sempre da De Piante Editore, persone che progettano la grafica della copertina ispirandosi a una propria lettura emozionale del testo.
MANIFESTO DEL BRAND ACTIVISM CULTURALE
Ultimi grandi protagonisti sono gli imprenditori, a cui spetta la fase finale di questo processo. Impegnandosi a sottoscrivere il manifesto del Brand Activism Culturale® De Piante, le aziende innescano e promuovono la diffusione dei BOOKè, finanziando il progetto all’interno della propria organizzazione o sul territorio, promuovendo la lettura tra dipendenti, clienti, fornitori, consulenti. Il ruolo dell’azienda: il circolo virtuoso che vede i libri alla ricerca dei lettori L’imprenditore, che sposa il progetto e si impegna a sottoscrivere il manifesto del Brand Activism Culturale® De Piante, innesca la diffusione della cultura, distribuendo gratuitamente i BOOKè tra i suoi dipendenti, clienti, fornitori e consulenti; può finanziare contesti originali di divulgazione; come una cena o una celebrazione aziendale, oppure utilizzarli come un oggetto di promozione per fiere e convegni.
BRANDING NON CONVENZIONALE PERSONALIZZATO
L’azienda ha quindi in mano un vero e proprio strumento personalizzato per fare attività di branding non convenzionale. Prende così vita un circolo virtuoso in cui sono i libri a cercare i lettori. «De Piante vuole considerarsi un facilitatore per tutti quegli imprenditori che considerano i programmi culturali parte della formazione dei propri dipendenti – conclude Cristina Toffolo De Piante –, essere Brand Activist Culturali vuol dire avvicinarsi attivamente alle persone tramite nuovi punti di contatto e nuovi modi di vivere l’esperienza culturale, partendo dalla condivisione di un libro che veicola contenuti e stimola pensieri. La diffusione della cultura diventa così valore d’impresa».
https://www.depianteditore.it/brand-activism-culturale/
OPERE EDITATE
Alcuni imprenditori stanno già diffondendo i seguenti titoli preparati da De Piante Editore e gli attivisti del movimento Brand Activism Culturale: Aleksandr Puškin, “La dama di picche”, copertina di Vanni Cuoghi; Herbert George Wells, “Il paese dei ciechi”, copertina di Max Papeschi; Gertrude Stein, “Picasso”, copertina di Felipe Cardeña; Honoré de Balzac, “Un episodio ai tempi del terrore”, copertina di Evita Andújar; Alexandre Dumas, “San Gennaro”, copertina di Ettore Frani; Stendhal, “Lezioni d’amore”, copertina di Alessandro Papetti; Luigi Settembrini, “I Neoplatonici”, copertina di Arnold Mario Dall’O; Anatole France, “Crainquebille”, copertina di Max Rohr; Aleksej Tolstoj, “Il conte di Cagliostro”, copertina di Alessandro Busci; François-René de Chateaubriand, “Atala”, copertina di Velasco Vitali; Anton Čechov, “Il fiammifero svedese”, copertina di Paolo Manazza; Luigi Pirandello, “L’onda”, copertina di Antonella Cinelli.
CRISTINA TOFFOLO DE PIANTE
Cristina Toffolo De Piante, imprenditrice nel settore grafico per oltre trent’anni, ha collaborato a livello internazionale con le più importanti aziende di packaging per la progettazione e la fabbricazione di impianti industriali che soddisfano la necessità dei più noti brand owners del mercato. Determinata a far accadere le cose, con duro impegno lavorativo, capacità d’innovazione e adozione di nuovi modelli organizzativi. Nel 2016 grazie al supporto di due amici giornalisti Angelo Crespi e Luigi Mascheroni, fonda la De Piante Editore, una casa editrice controcorrente con un catalogo al di fuori dei percorsi più battuti e dal mass market. Nel 2021 innesca un motore di sinergie che si muove in diversi contesti e fonda il Brand Activism Culturale®, un movimento per promuovere la cultura letteraria e artistica all’interno delle aziende o di associazioni attraverso esperienze di fruizione culturale anche non convenzionali. Il movimento è aperto a tutte le persone originali e creative ma anche a chi vuole semplicemente scoprire di più sul mondo della letteratura e dell’arte contemporanea.