ENERGIA, ambiente. Isole Mauritius, incidente petroliera MV Wakashio: proteste popolari a Port Louis

I manifestanti hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta sugli eventi legati all’affondamento di una petroliera giapponese al largo delle coste dell’isola che ha causato ingenti danni ambientali per il conseguente sversamento in mare del greggio. Il disastro ambientale causato dalla marea nera aggrava la crisi economica legata alla pandemia di coronavirus. Il turismo, perno dell’economia mauriziana, è fermo dallo scorso marzo. Per la prima volta, si prevede per il mese di dicembre un tasso di disoccupazione del 7% e 100.000 cittadini attivi senza lavoro. Per l’economia locale, è una situazione mai vista

Partecipate manifestazioni di protesta che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone hanno avuto luogo nel fine settimana nelle strade della capitale delle Mauritius, Port Louis. I manifestanti hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta sugli eventi legati all’affondamento di una petroliera giapponese al largo delle coste dell’isola che ha causato ingenti danni ambientali per il conseguente sversamento in mare del greggio. Lo riferisce il periodico specializzato “Africa e Affari” – https://www.africaeaffari.it/28161/mauritius-proteste-dopo-incidente-petroliera -, che rende inoltre noto come a essere messo in discussione è stato il governo del Paese insulare dell’Oceano Indiano, sotto accusa per aver agito in ritardo sottovalutando l’incidente e le possibili conseguenze di esso.

DISASTRO AMBIENTALE

A venire contestata è altresì anche la decisione di affondare deliberatamente una parte dello scafo dopo che la nave si era spaccata in due. Altre proteste, benché di tenore minore, sono state organizzate dalla diaspora di Mauritius a Londra, Parigi e Perth. Nel frattempo, il governo di Port Louis ha promesso l’istituzione di una speciale commissione incaricata di seguire il caso. Attualmente il capitano della petroliera si trova agli arresti. Il disastro ambientale causato dalla marea nera aggrava la crisi economica legata alla pandemia di coronavirus. Il turismo, perno dell’economia mauriziana, è fermo dallo scorso marzo.

GRAVE CRISI ECONOMICA

Per la prima volta, si prevede per il mese di dicembre un tasso di disoccupazione del 7% e 100.000 cittadini attivi senza lavoro. Per l’economia locale, è una situazione mai vista. La catastrofe ecologica rischia di tenere a distanza i turisti da una destinazione balneare ormai inquinata. Il danno all’immagine è irreversibile, anche se non tutte le coste sono state colpite. La petroliera MV Wakashio si era spezzata in due, nelle acque della Punta d’Esny, a sudest dall’isola di Mauritius lo scorso 15 agosto dopo essersi incagliata a fine luglio sulla barriera corallina  con a bordo quattro tonnellate di idrocarburi.

Condividi: