a cura di Rosario Sprovieri – L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale A Casa di Lucia, realtà attiva sul territorio che ha alle spalle una storia di promozione della letteratura e delle arti, dunque di notevole valenza socio-culturale, anche perché ancorata alle sacche del disagio giovanile e finalizzata al recupero di non pochi ragazzi alla legalità in vista del loro reinserimento nella societa. L’evento è stato patrocinato dalle autorità locali (Comune di Caserta), con il sindaco che ha portato il saluto della citta all’illustre ospite e all’associazione culturale.
L’EVENTO DI CASERTA
Hanno dialogato con la Maraini il presidente di A casa di Lucia, Assunta Aulicino, assieme a Donatella Pasquariello e Raffaella Alois. L’evento letterario ha beneficiato del supporto fornito dagli amici associati di Roma, cioè Luigi Salvati, Antonio Totaro e lo scrivente, che, oltre al legame di stima e amicizia con l’associazione, hanno funto da trait d’union con il curatore dell’archivio storico della Maraini, il professor Michelangelo La Luna, già docente di Letteratura italiana ad Harwad e oggi alla Salt Lake City University. Nella hall di Palazzo San Leucio, la “Sweet Lounge” di Nunzio Staiano e la Florea di Antonietta Giaquinto, hanno deliziato i presenti sia con la degustazione di prodotti tipici e vini, che con una cornice scenografica magistralmente incastonata come un cameo, un bellissimo addobbo floreale di assoluto prestigio.
UN VIAGGIO NELLA POETICA
La giornata è stata arricchita da un’esposizione pittorica dell’artista beneventano Antonio Del Donno, curata da Alberto Molinari, gallerista e collezionista romano. La Maraini nell’occasione ha ripercorso passi della sua narrazione poetica, da cui ha tratto ispirazione per “Sguardo d’oriente” È stato uno splendido viaggio attraverso il racconto illuminato, pura poesia direttamente dalla voce delicata e sicura della scrittrice: «È la memoria che fa la coscienza», una delle sue sottolineature più emozionanti. Un fluire spedito e intenso, estrapolato direttamente dalla raccolta di reportage, di ricordi e avvenimenti di tanti paesi d’Oriente; Afghanistan, Cina, Giappone e altri luoghi dell’Asia. Un’ora e mezza di dialogo con un pubblico straordinariamente attento e interessato, che ha colto ogni riflessione espressa dalla scrittrice protagonista e testimone.