Nella mattinata di oggi la Presidente del Consiglio dei ministri italiana, Giorgia Meloni, si recherà in visita al Giardino Enrico Mattei per rendere omaggio al fondatore dell’Ente nazionale idrocarburi. Si tratta di un evento dall’elevato valore simbolico e mediatico in una fase di spasmodica ricerca di forniture energetiche dall’estero allo scopo di tamponare le esigenze poste dal fabbisogno nazionale. Al riguardo, va ricordato come l’Algeria sia al momento il principale fornitore di gas naturale dell’Italia, un primato raggiunto a seguito della graduale anemizzazione dei flussi di materie prime energetiche russe. Infatti, rendono noto da Palazzo Chigi, la “due giorni” algerina rinverrà nelle relazioni nel campo dell’energia e in quello dell’industria la sua centralità.
«ALGERIA» FA RIMA CON «ENERGIA»
Dunque ora si parla di «Piano Mattei per l’Africa», riscoprendo, traendole dal passato, orientamenti e strategie, appunto quelle del “cane a sei zampe” di allora, che scombinarono le carte delle relazioni internazionali nel Mediterraneo e in Iran innervosendo oltremodo americani e francesi. Tornando all’agenda algerina della Presidente del Consiglio italiana, in seguito ella si recherà alla fortezza-museo Bastion 23, nella casbah. Alle ore undici e trenta il cerimoniale prevede l’arrivo al palazzo El Mouradia, cove avverrà l’incontro con il Presidente della Repubblica algerina Abdelmadjid Tebboune. Al suo arrivo sul suolo africano la Meloni è stata accolta all’aeroporto di Algeri dal primo ministro della Repubblica algerina Aimen Benabderrahmane, che era accompagnato dall’ambasciatore d’Italia ad Algeri, Giovanni Pugliese. In serata assieme al primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane parteciperà a una cena ufficiale in un ristorante di un grande hotel della capitale.