LIBRI, narrativa. ”Il diacono King Kong”, romanzo di James McBride

Brooklyn, 1969: il vecchio Sportcoat si trascina attraverso il cortile del complesso di case popolari dove vive, estrae una calibro 38 dalla tasca e davanti a tutti, alla luce del sole, spara allo spacciatore più temuto, un ragazzino di nemmeno vent’anni. Quali ragioni si nascondono dietro un gesto tanto scellerato? Quali sono le conseguenze sulla vita delle persone coinvolte?

È in distribuzione nelle librerie la prima uscita dell’anno di Fazi Editori: Il diacono King Kong,  romanzo geniale, divertente e commovente al tempo stesso scaturito dalla fantasia e dalla penna di James McBride. Ai vertici delle classifiche di vendita negli Stati Uniti d’America e considerato uno dei migliori libri dell’anno per Barack Obama e per «The New York Times», ha vinto, tra gli altri, anche il premio Andrew Carnegie Medal for Excellence in Fiction.

BROOKLYN 1969

Brooklyn, 1969, il vecchio Sportcoat, goffo e irascibile diacono di una chiesa locale, è anche noto come King Kong, la speciale miscela alcolica dalla quale è ormai inseparabile. Ultimamente sembra più inquieto del solito, tuttavia, nel quartiere nessuno si aspetta quello che sta per succedere: un giorno si trascina attraverso il cortile del complesso di case popolari dove vive, estrae una calibro 38 dalla tasca e davanti a tutti, alla luce del sole, spara allo spacciatore più temuto, un ragazzino di nemmeno vent’anni. Quali ragioni si nascondono dietro un gesto tanto scellerato? Quali sono le conseguenze sulla vita delle persone coinvolte?

UN ASSASSINIO E DELLE ESISTENZE CHE SI INTRECCIANO

La vittima, il carnefice, i residenti afroamericani e ispanici che hanno assistito all’accaduto, i vicini bianchi, i poliziotti locali incaricati di indagare, i seguaci della chiesa di Sportcoat, i mafiosi italiani del quartiere: tutti i membri di questa chiassosa comunità hanno una propria versione da raccontare, mentre le loro esistenze si intrecciano l’una con l’altra nei modi più improbabili.

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