Confservizi, confederazione che attraverso Utilitalia e Asstra riunisce seicento imprese dei settori acqua, rifiuti, energia e trasporto pubblico, ha preso parte alla consultazione sulla semplificazione normativa promossa dal Ministero per le Riforme istituzionali esprimendo la propria posizione in vista del disegno di legge collegato alla Legge di Bilancio che delegherà il Governo al riordino di interi comparti normativi.
AMBIENTE, ENERGIA E ACQUA
Per quanto concerne i settori dell’ambiente, dell’energia e dell’acqua, i principali interventi di semplificazione dovrebbero riguardare le procedure autorizzative per la realizzazione e la messa in opera delle infrastrutture. La complessità e l’eccessiva durata delle procedure (assieme alla non puntuale applicazione delle norme sul loro svolgimento) rallenta infatti gli investimenti, con conseguente aggravio di tempi e di costi. Nonostante i progressi di questi ultimi due anni, grazie soprattutto alle stringenti scadenze imposte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), si rendono necessari in particolare interventi volti a distinguere l’iter autorizzativo applicabile alla realizzazione di una nuova opera da quello adottabile per la modifica di un impianto già esistente. Per rispettare le milestone individuate dal Pnrr, altri interventi dovrebbero poi riguardare il dimezzamento dei termini procedimentali in caso di modifiche sostanziali degli impianti per lo svolgimento di servizi di interesse economico generale (Sieg) a rete e la riduzione delle tempistiche delle procedure per la realizzazione delle opere connesse allo svolgimento dei Sieg.
SEMPLIFICAZIONI IMPROCRASTINABILI
Sempre nell’ambito degli impegni assunti dall’Italia con l’Unione europea con riferimento al Pnrr, un’altra semplificazione improcrastinabile è quella che riguarda le operazioni di aggregazione tra gestori operanti nel medesimo ambito territoriale ottimale. Tali operazioni costituiscono uno strumento fondamentale per superare la frammentazione gestionale attualmente esistente, garantire un’accelerazione del processo di sviluppo industriale verso soggetti adeguatamente dimensionati e permettere alle imprese ed ai cittadini di beneficiare delle connesse economie di scala. La loro incentivazione passa soprattutto attraverso lo snellimento delle relative procedure, che riveste una vitale importanza anche in considerazione delle sfide collegate ai target fissati dal Pnrr.
TRASPORTI E COMPETITIVITÀ
Per quanto attiene ai trasporti la necessità (peraltro comune agli altri servizi pubblici essenziali) di una cornice normativa capace di assicurare certezza giuridica e attrattività agli investimenti nel settore, richiede di riaffermare il principio della neutralità dell’assetto proprietario delle imprese operative, limitandosi ad applicare regole e principi adottati dal diritto comunitario che non consente distinzioni tra proprietà pubblica o privata del capitale, bensì tende a facilitare un contesto economico aperto alla concorrenza, in funzione di una maggiore sostenibilità delle imprese e della qualità dei servizi rivolti agli utenti. Si tratta quindi in primo luogo di alleggerire le imprese a partecipazione pubblica dai divieti, limitazioni, aggravi burocratici e amministrativi derivanti dall’applicazione del TUSP (D.Lgs. 175/2016) che richiede di essere aggiornato e integrato in quanto di fatto ha comportato una perdita di efficienza (e quindi di competitività) del sistema, con danno per gli enti pubblici azionisti.
RIAPERTURA DELLA DELEGA AL GOVERNO
La riapertura della delega al Governo, fornisce una preziosa occasione di revisione organica della materia per rimuovere una serie di incertezze interpretative, a partire dalla stessa nozione di «società a controllo pubblico» che ha pesanti effetti sull’applicazione di molte disposizioni tra cui quelle in materia di trasparenza, sulla privacy e sulla selezione del personale. I perduranti effetti negativi derivanti dell’emergenza Covid-19, la dinamica dei prezzi delle energie connessa al conflitto ucraino e la spirale inflattiva in atto, secondo Confservizi, impongono gli investimenti nelle infrastrutture strategiche come un fattore chiave per cogliere le sfide connesse al raggiungimento delle milestone e dei target previsti dal Pnrr. In questo quadro le società a partecipazione pubblica che gestiscono i servizi pubblici locali rappresentano, ancora una volta, un patrimonio fondamentale del sistema industriale e produttivo per la modernizzazione del Paese impegnato nella realizzazione delle missioni contenute nel Pnrr.
CONFSERVIZI
Confservizi è il sindacato d’impresa che rappresenta seicento realtà attive nei servizi pubblici con 300.000 dipendenti. La confederazione tutela gli associati che operano nei settori a rilevanza industriale come acqua, gas, energia elettrica, igiene ambientale, trasporti locali. Attraversando diverse denominazioni, Confservizi ha contribuito a raccogliere le forze e le potenzialità di quante realtà operano nella pubblica utilità. Attualmente la Confservizi è costituita dalle seguenti federazioni: Asstra (Associazione trasporti) e Utilitalia (energia, acqua e ambiente).