Sono ben undici i cardinali elettori che nel 2023 compiranno ottant’anni, perdendo conseguentemente il proprio diritto di voto in conclave. A oggi i porporati che non hanno raggiunto quella soglia di età risultano essere complessivamente 125, dunque, sulla base dell’incedere del tempo e dei suoi effetti anagrafici, il numero dei cardinali elettori scenderà a 114, questo in attesa di un possibile nuovo concistoro voluto dall’attuale Pontefice.
LO CONTO TORNA
Lo riferisce in un dettagliato articolo pubblicato dall’agenzia ACI Stampa il vaticanista Marco Mancini, in esso si rileva come sei di questi undici cardinali sono stati creati da Benedetto XVI, due da Giovanni Paolo II e tre da Papa Francesco. Pertanto, alla luce di tale computo gli elettori risulteranno essere nel complesso distribuiti nel seguente modo: otto creati da Giovanni Paolo II, ventotto da Benedetto XVI e settantotto da Bergoglio. Il primo a compiere gli ottant’anni, il prossimo 14 gennaio, sarà il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo metropolita emerito di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana dal 2007 al 2017, quindi posto al vertice del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE); egli venne creato cardinale da Benedetto XVI nel novembre 2007.
PRIMA BAGNASCO, POI IL RESPONSABILE EMERITO DELL’APSA
Il 3 febbraio sarà poi la volta di un altro porporato creato da Benedetto XVI, cioè Domenico Calcagno, presidente emerito della Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica, già Vescovo della diocesi di Savona-Noli. Dopo di lui a compiere ottant’anni sarà ancora un cardinale creato da Benedetto XVI, accadrà al domenicano Dominik Duka il 26 aprile, arcivescovo metropolita emerito di Praga. Il 2 giugno 2023 uscirà dal novero degli elettori il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita emerito di Napoli, creato da Giovanni Paolo nel concistoro del febbraio 2001 e, due mesi dopo, il 30 di luglio, sarà invece la volta di Giuseppe Versaldi, creato cardinale da Benedetto XVI nel 2012. Egli ha ricoperto fino a pochi mesi fa l’incarico di Prefetto della Congregazione per l’Educazione cattolica, mentre in precedenza era stato presidente della Prefettura degli Affari economici, l’organismo del quale Bergoglio ordinò la soppressione, successivamente confluito nella Segreteria vaticana per l’Economia.
L’AUTUNNO DELLA VITA
Il 17 settembre compirà ottant’anni Sua Eminenza Angelo Comastri, anch’egli creato da Benedetto XVI, fino al 2021 arciprete della basilica di San Pietro e Vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano. All’inizio di ottobre a perdere il diritto di voto in conclave sarà il cardinale Patrick D’Rozario, arcivescovo emerito di Dacca, creato da Papa Francesco il 19 novembre del 2016. Il 18 novembre diverrà ottuagenario Leonardo Sandri, Prefetto emerito del Dicastero per le Chiese orientali, religioso che ricevette la berretta rossa da Benedetto XVI nel 2007, diciassette giorni dopo compirà gli ottanta anni il sudcoreano Andrew Yeom Soo-jung, arcivescovo metropolita emerito di Seul, creato cardinale da Bergoglio nel suo primo concistoro del 2014.
DOPO IL NATALE SI AGGIORNERÀ LA LISTA DEGLI ELETTORI
Il 27 dicembre 2023, immediatamente dopo il Natale, arriverà il momento anche per il cardinale maliano Jean Zerbo, arcivescovo metropolita di Bamako annoverato nel Sacro Collegio da Papa Francesco nel 2017, infine, il giorno seguente, 28 dicembre, compirà ottant’anni Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo metropolita emerito di Lima, creato da Giovanni Paolo II ormai ventuno anni or sono. Degli undici cardinali che usciranno dal novero degli elettori nel corso del 2023 sei sono europei, dei quali cinque italiani e un ceco, due sono sudamericani (un argentino e un peruviano), due sono asiatici (uno del Bangladesh e uno della Corea del Sud) e uno africano.