RICERCA, cervello e salute. Neuroscienze e scienze umane: è possibile un dialogo?

L’enorme sviluppo delle neuroscienze ha necessità di ritrovare la cultura del dialogo con le scienze umanistiche. Qualora tale necessità verrà soddisfatta, sicuramente la società ne ricaverà un tangibile beneficio, poiché si apriranno nuove prospettive relative a un’applicazione adeguata dei progressi scientifici, avviando il motore di un nuovo umanesimo

Gli strumenti tecnologici hanno permesso alle neuroscienze di fare passi da gigante e oggi si è in grado di curare prima e meglio numerose patologie legate al cervello e al suo invecchiamento. Tuttavia, se la tecnologia fa dei progressi non vanno però lasciati indietro altri importanti settori sui quali si dovrebbero concentrare le attenzioni. Come la condivisione di informazioni e gli approcci tra la ricerca traslazionale e quella clinica, un nuovo dialogo tra le discipline scientifiche e quelle umanistiche, il tema antico (ma sempre attuale) dell’educazione al dialogo tra medici e pazienti.

SVILUPPO DELLE NEUROSCIENZE

In questi tre scenari l’enorme sviluppo delle neuroscienze ha necessità di ritrovare la cultura del dialogo con le scienze umanistiche. Qualora tale necessità verrà soddisfatta, sicuramente la società ne ricaverà un tangibile beneficio, poiché si apriranno nuove prospettive relative a un’applicazione adeguata dei progressi scientifici, avviando il motore di un nuovo umanesimo, così come auspicato da Eric Kandel. Nell’ampio articolo pubblicato dall’Eurispes l’approfondimento a firma del professor Paolo Calabresi, docente ordinario di neurologia presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, IRCCS, Roma. (continua a leggere sul sito web www.eurispes.it).

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