ECONOMIA, commercio estero. Esportazioni: Made in Italy, Italian Export Forum: promuovere il Made in Italy

Organizzata a San Marino, la giornata di networking sul commercio estero del Made in Italy ha visto tra gli ospiti imprenditori e rappresentanti delle Istituzioni della Repubblica italiana e della Serenissima Repubblica del Monte Titano, riunitisi per approfondire status quo e nuove prospettive economiche

Organizzata nella Repubblica di San Marino la giornata di networking dell’Italian Export Forum  sul commercio estero del Made in Italy, tra gli ospiti imprenditori e rappresentanti delle Istituzioni della Repubblica italiana e della Serenissima Repubblica del Monte Titano, riunitisi per approfondire status quo e nuove prospettive economiche con l’obiettivo della valorizzazione dei rapporti virtuosi tra Italia e San Marino in ottica export. Alla presenza del segretario di Stato per l’Industria di San Marino Fabio Righi, durante l’Italia Export Forum si è ha avuto luogo un vero e proprio confronto tra ambasciatori del Made In Italy, grazie al presidente e ideatore del Forum italiano dell’export Lorenzo Zurino.

SAN MARINO E IL MADE IN ITALY

Ciò che emerso dall’Italian Export Forum è che San Marino è il primo partner commerciale del nostro Paese, con scambi che in un anno sono aumentati di un milione di euro. «Un settore – afferma Zurino – che vale un terzo del fatturato nazionale con i suoi 580 miliardi di euro annui. Italian Export Forum è la prima realtà che si occupa di commercio estero e puntiamo alla chiarezza così come ci chiedono le aziende che lavorano ogni giorno per portare nel mondo il Made in Italy; concetto che non è solo un prodotto, ma soprattutto uno stile e modo di vivere oltre confine. Con San Marino e la Città del Vaticano facciamo parte di un ‘tridente’ di scambi commerciali che è già pronto a partire. I momenti di confronto e informazione e la conoscenza geopolitica sono alla base della riuscita dell’export che si fonda su un sistema logistico e doganale interconnesso».

LE NOVITÀ DELL’ITALIAN EXPORT FORUM 2023

«Noi vogliamo istituzionalizzarci – ha aggiunto Zurino – e per questo ho ricevuto l’entusiastica adesione a lavorare stabilmente con noi da parte dell’ambasciatore Stefano Potecorvo Senior Civilian Representative della Nato. E per l’anno prossimo, proprio in questa piccola repubblica, stiamo progettando un grande economic forum aperto a tutti gli imprenditori che vogliono far rete». La necessità di creare un network tra istituzioni e imprenditoria si convalida anche con le parole di Simone Billi, presidente del comitato per gli italiani all’estero e la promozione del sistema-paese, ha illustrato come sia fondamentale creare cultura dell’italianità all’estero per contrastare i fenomeni dilaganti di contraffazione del Made in Italy.

DALL’ITALIA MEDESIMA IL SOSTEGNO

Stefano Pontecorvo ha infine sottolineato come il progetto del forum riempia una nicchia scoperta e arrivi dove il settore pubblico non può arrivare. «Il cambiamento dell’ordine economico mondiale è in atto perché il modello creato da noi occidentali settant’anni fa quando generavamo l’80% della ricchezza mondiale e gli altri valevano il 20%, oggi è ribaltato. Il sostegno al Made in Italy è un’impresa che deve partire dal sogno italiano. La difesa dell’italianità deve partire anche da un ruolo più cruciale che il nostro paese deve avere in sede europea. E poi dico agli artigiani: non è necessario andare nei paesi dell’est, venite a San Marino che è vicino e che permette un regime fiscale più favorevole».

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