AMBIENTE, emissioni climalteranti. Per la decarbonizzazione la priorità è ridurre quelle di metano

La proposta al riguardo di ambientalisti e imprese, un documento di indirizzo realizzato a cura del tavolo di lavoro organizzato da Amici della Terra ed EDF Europe assieme a imprese e portatori di interessi (stakeholders) dello specifico settore nel quale si chiede un’azione di governo che rispetti il Global Methane Pledge firmato dall’Italia

a cura di EDFE; Roma, 21 dicembre 2022 – Amici della Terra, Enviromental Defense Fund Europe (EDFE), Proxigas e Assorisorse hanno presentato nel pomeriggio presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, il documento aggiornato di indirizzi relativo a una strategia italiana finalizzata alla riduzione delle emissioni di metano della filiera del gas naturale. Nel corso dell’evento, reso possibile grazie al supporto fornito da Open Gate Italia, gli Amici della Terra hanno illustrato una prima stima che evidenzia la diversa impronta emissiva del gas naturale importato in Italia rispetto a quello estratto sempre nel Paese.

EMISSIONI FUGGITIVE DI METANO

In particolare, risulta che le emissioni metano del gas importato e immesso nella rete di trasporto nazionale (6.400 tonnellate di CH⁴ per Mld di m³) risultano quaranta volte più elevate di quelle derivanti al gas estratto in Italia, pari a 160 tonnellate di CH⁴ per Mld di m³. Il documento condiviso da ambientalisti e imprese fissa un obiettivo di diminuzione delle emissioni in linea con quello previsto dal Global Methane Pledge (riduzione del 30% nel 2030 rispetto al 2020). Già nel 2020 queste emissioni hanno fatto registrare una riduzione del 62,7% rispetto al livello del 1990%. Il documento prevede anche obiettivi quantitativi specifici per quanto riguarda i segmenti dell’upstream, del trasporto e della distribuzione. Conseguire questo obiettivo consentirebbe all’Italia di raggiungere una riduzione di 1.700.000 tonnellate annue di CO² equivalenti all’anno.

RIDUZIONE GAS CLIMALTERANTI

ISPRA (Antonio Caputo), ARERA (Claudio Marcantonini) e CIG (Stefano Cagnoli), sono intervenuti allo scopo di confermare l’impegno precedentemente assunto nel concorso (nell’ambito delle proprie specifiche competenze, quelle cioè del monitoraggio ambientale, regolazione e normazione tecnica), al sostegno dell’impegno italiano nell’azione di riduzione delle emissioni climalteranti all’interno della filiera. In particolare, nel corso dell’intervento di ISPRA è stata presentata la parte del recente rapporto sulle emissioni di metano elaborato dell’ente dedicata proprio agli scenari di intervento per la riduzione delle emissioni fuggitive della filiera del gas naturale. Il documento inquadra il ruolo delle imprese, la valorizzazione delle buone pratiche già poste in essere in Italia e prevede una specifica governance per la sua attuazione. Esso prevede inoltre la determinazione del Methane Supply Index, con riferimento alle emissioni di metano del gas importato in Italia da paesi non membri dell’Unione europea, coerentemente con gli obiettivi fissati dalla Strategia esterna europea per l’energia nell’ambito del pacchetto REPowerEU, la proposta di regolamento europeo per la riduzione delle emissioni di metano del settore energetico.

NECESSARIO UN PIANO NAZIONALE

Ad avviso di Tommaso Franci, membro della direzione dell’organizzazione ambientalista Amici della Terra, «il documento condiviso da ambientalisti e imprese offre un contributo al governo per adottare in tempi rapidi un piano nazionale di azione per la riduzione delle emissioni di metano come previsto anche dagli impegni assunti dall’Italia nell’ambito del GMP durante la COP27”. Egli inoltre sottolinea che «l’Italia ha aderito anche alla joint declaration from Importers and Exporter promossa dai paesi che pragmaticamente si prefiggono di ridurre le emissioni climalteranti legate all’uso dei combustibili fossili e, in particolare, del gas naturale lungo le catene di approvvigionamento. L’iniziativa è tanto più opportuna nella fase in cui i paesi forti importatori, come quelli dell’Unione europea, stanno limitando le importazioni dalla Russia e inaugurano nuove vie di approvvigionamento». Franci ha quindi concluso affermando che «il ruolo del gas naturale nella transizione energetica va gestito pragmaticamente e non demonizzato in modo ideologico».

UNA TEMATICA PRIMARIA

Ilaria Restifo, referente per l’Italia di Environmental Defense Fund Europe (EDFE), che è co-organizzatore dell’evento, «i troviamo in un momento in cui si tende a considerare come secondaria ogni tematica energetico-ambientale non direttamente collegata alla crisi energetica e ai prezzi del gas. Ma sicurezza energetica, sicurezza economica e sicurezza climatica sono ormai da considerarsi inscindibili. E quindi la giornata di oggi è molto importante, perché riguarda la risposta condivisa dei principali stakeholder di uno stato membro a contrastare le emissioni di metano della propria filiera gas, guardando anche al tema degli import. Perché ogni questione legata alla sicurezza climatico-energetica coinvolge ormai istituzioni internazionali e singoli stati e perché richiama a una responsabilità etico-climatica transnazionale».

INTERVENIRE IN TEMPI BREVI

Per Marta Bucci, direttore di ProxiGas, se si vuole vincere la sfida posta dai cambiamenti climatici ci si dovrà augurare che aumentino i consumi di gas nel mondo, poiché attualmente i combustibili maggiormente utilizzati sono petrolio e carbone, materie prime energetiche notoriamente molto più inquinanti. «Dobbiamo quindi utilizzare di più il gas ed imparare a utilizzarlo sempre meglio minimizzando gli impatti ambientali – ha sottolineato la Bucci -, in quest’ottica la riduzione delle emissioni fuggitive di metano rappresenta una linea d’intervento con grandi potenzialità, attuabile in tempi brevi e a costi contenuti, su cui la nostra industria, in particolare, ha già dimostrato impegno e sensibilità e può offrire un contributo rilevante valorizzando la grande esperienza delle proprie aziende».

UN APPROCCIO PROATTIVO ALLA FILIERA DEL GN

Per Andrea Ketoff, direttore di Assorisorse, «questo lavoro a più mani che coinvolge operatori e stakeholders è di particolare importanza, perché contribuisce alla messa a terra di una specifica strategia italiana di riduzione delle emissioni di metano che consentirebbe al nostro paese e alla nostra filiera del gas naturale di assumere un approccio proattivo, cogliendo altresì importanti opportunità nel processo di transizione e sicurezza energetica. L’impegno di Assorisorse mette a sistema le competenze della filiera energetica, tra l’altro aderendo all’iniziativa Aiming for Zero Methane Emissions di OGCI, che consente di condividere obiettivi e impegni concreti con i principali operatori internazionali».

LE ATTIVITÀ SVOLTE NEL 2022

Con le attività svolte nel 2022 dal tavolo di lavoro comune, i contenuti del documento sono stati aggiornati e condivisi da un numero crescente di soggetti che hanno aderito all’iniziativa. Si tratta di Amici della Terra Onlus, ProxiGas, Eni S.p.A., Environmental Defense Fund Europe, AIGET, Studio Parola Angelini, Assogas, Edison, Inrete Distribuzione Energia S.p.A, Italgas S.p.A., Picarro Inc., Pietro Fiorentini S.p.A, Snam S.p.A., Unareti S.p.A.; hanno inoltre partecipato e collaborato ai lavori del tavolo ARERA, il Comitato Italiano Gas (CIG), Florence School of Regulation (FSR), ISPRA e UNEP-OGMP 2.0. Il Consiglio europeo energia negozia con il Parlamento europeo il monitoraggio e la riduzione delle emissioni di metano. Link al documento:  https://bit.ly/3WtV3A6

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