UMBRIA, cultura e territorio. SEED 2023: Design actions for the future

Un viaggio globale con tappa in Umbria, tra Perugia e Assisi, per una settimana di incontri fisici e digitali in suggestive location ricche di Storia. Dal 24 al 30 aprile 2023 l’evento organizzato da IN/Arch, Istituto Nazionale di Architettura. La regione dell’Italia centrale al centro del dibattito sul futuro, un terreno fertile per riflettere e sviluppare la cultura del progetto e ridisegnare città e territori

L’anteprima di venerdì 16 dicembre a Perugia ha visto la partecipazione del Premio Nobel per l’architettura Thom Mayne, che ha rilevato come la tendenza dell’architettura sia quella di «guardare alla natura costruita e di pensare il mondo in maniera sempre più organica e sostenibile».

IL SEME: PONTE TRA PASSATO E FUTURO

«Seed» come seme, ponte tra passato e futuro: patrimonio genetico, ma anche sguardo verso un futuro che vedrà tutti responsabili. Questo è il concetto ispiratore di SEED 2023 – Design Actions for the future, presentato lo scorso 16 dicembre, evento che avrà luogo tra Perugia e Assisi dal 24 al 30 aprile 2023 e che vedrà la partecipazione di un ricco parterre di personalità di rilievo della scena culturale contemporanea, nazionale e internazionale. Nella Sala dei Notari a Perugia si è svolto il primo di una serie di appuntamenti (il secondo si terrà ad Assisi il 27 gennaio presso la Sala della Conciliazione) che anticipano SEED 2023, uno dei nove progetti vincitori dell’avviso pubblico Festival Architettura – II Edizione, promosso dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura.

DIALOGO TRA CULTURA DEL PROGETTO E CULTURA UMANISTICA

Curato dall’ Istituto Nazionale di Architettura (IN/Arch) con Fondazione Umbra Architettura e organizzato da Fondazione Guglielmo Giordano, «SEED è stato concepito allo scopo di porre in dialogo la cultura del progetto con quella umanistica, oltreché con altri campi del sapere al fine di ragionare su grandi temi, sfide e opportunità del futuro di città e territori», come rileva Andrea Margaritelli, presidente di IN/Arch. Ad anticipare i vari interventi, come ospite d’onore, Thom Mayne, fondatore dello studio Morphosis e vincitore del Pritzker Prize 2005, il premio mondiale maggiormente prestigioso per l’architettura. Il professionista statunitense, che nell’occasione è stato nominato membro onorario dell’Istituto Nazionale di Architettura, ha parlato di come sia cambiato il modo di operare e progettare.

CAMBIA IL MODO DI PROGETTARE

«Il metodo di lavoro digitale ha cambiato il modo di progettare degli architetti – afferma Mayne -, infatti, grazie alla rivoluzione digitale disponiamo oggi di un’enorme quantità di informazioni fin dall’inizio della fase progettuale. Questo amplifica le possibilità, cioè le vie di interpretazione della sostenibilità, e di certo ci porta ad avere un rapporto più integrato tra costruzione e ambiente. La tendenza dell’architettura è quella di pensare e organizzare il mondo in maniera sempre più organica. Natura ed edifici sono sempre più collegati e si parla allora di “natura costruita, liberata da vincoli”, ciò che porta necessariamente a “considerare oggi la centralità dei microspazi sociali e delle forze multiple che producono la città».

LUNGIMIRANZA E GENEROSITÀ

Lungimiranza e generosità sono i due termini in seguito rammentati da Margaritelli, «sui quali si basa la cultura del progetto che Seed intende mettere in evidenza e aprire al dialogo pubblico. Un percorso, avviato con questa anteprima e definito come un programma culturale collaborativo e permanente, una manifestazione aperta, diffusa nel tempo e nello spazio, capace di unire luoghi e persone attorno a un comune sentire. E l’Umbria è la regione ideale per condensare e far germogliare semi di pensiero raccolti nelle diverse parti del mondo, per ritrovarsi periodicamente e tradurre buone idee in azioni e soluzioni concrete». Secondo la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, intervenuta affrontando il tema della sostenibilità e dello sviluppo territoriale, « necessario entrare sempre più dentro un meccanismo di consapevolezza e lavorare ad un percorso sostenibile di crescita».

PERCORSO SOSTENIBILE DI CRESCITA

«L’Umbria – come ella ha ricordato parlando delle opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha colto subito le opportunità che si potevano avere dal PNRR, guardando soprattutto alle infrastrutture perché la regione sconta ritardi importanti da questo punto di vista». L’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, ha infine sottolineato come dalla sua città si rinnovi l’impegno civile verso il presente e il futuro, «con l’architettura e la cultura del progetto che entrano nel vivo del nostro essere che guarda alla sostenibilità». Sono intervenuti all’evento anche Bruno Mario Broccolo (presidente della Fondazione umbra per l’Architettura), Francesco Tufarelli (direttore generale della Presidenza Consiglio dei ministri), Massimo Mercati (amministratore delegato di Aboca), Francesco Orofino (segretario generale dell’Istituto Nazionale di Architettura), Filippo Lodi (UNStudio – Amsterdam), Anna Laura Pisello (Università di Perugia) e Annalisa Metta (Università Roma Tre).

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