VATICANO, attacco informatico. Colpito il sito web della Santa sede: il sospetto è che il Cremlino abbia «lanciato un segnale» al Papa

Tornano a colpire gli «incappucciati del web» e stavolta a essere presi di mira sono stati i sistemi informatici di oltre Tevere: Bergoglio ha parlato troppo? In effetti le oltremodo «strane anomalie» verificatesi nella quinta dimensione che promana dall’interno delle Mura leonine seguono dappresso le esplicite critiche espresse del capo della Chiesa cattolica sulla sanguinosa invasione militare russa dell’Ucraina

Il sito web della Santa Sede sarebbe stato colpito da un attacco informatico che ha reso per alcune ore il portale di oltre Tevere non raggiungibile, un malfunzionamento in seguito cessato grazie al ripristino della connessione. Nessuno ha rivendicato azioni di cyberterrorismo, tuttavia il sospetto aleggia (non senza motivi) sul possente apparato di cyberwar della Federazione Russa. Nella giornata di ieri il sito vaticano è stato dunque reso offline per alcune ore, apparentemente colpito da un attacco ddos (distributed denial of service). L’Ufficio stampa della Santa Sede ha in seguito comunicato la conduzione di accertamenti tecnici in corso, concentrati in particolare su un numero anomalo di accessi al sito web.

UNA STRANA ANOMALIA

Questa strana anomalia si è verificata soltanto pochi giorni dopo che il Pontefice si era pubblicamente espresso con parole di condanna riguardo alle violenze compiute dalle forze armate russe e dai loro alleati in Ucraina. Lunedì era stata pubblicata un’intervista concessa da Bergoglio a un periodico dei gesuiti, “America Magazine”, nella quale egli aveva esplicitamente indicato la Russia come stato invasore: «Certamente – aveva dichiarato -, chi invade è lo Stato russo. Questo è molto chiaro». Pressoché immediata era stata la replica del Cremlino, con l’ambasciatore russo presso la Santa Sede che rendeva nota al Vaticano «l’indignazione» per i commenti di Bergoglio, aggiungendo che «nulla può far vacillare la coesione e l’unità del popolo multinazionale russo».

ATTACCO DDOS

Gli attacchi in modalità ddos consistono in un sovraccarico di richieste a un sito web generato attraverso un gigantesco volume di input che pone in stato di stress il sistema al punto da metterlo fuori uso. Un attacco simile era stato compiuto la scorsa settimana conto il Parlamento europeo nell’immediatezza del voto della risoluzione che definiva la Federazione Russa uno «Stato sponsor del terrorismo», in quel caso all’attacco era poi seguita una rivendicazione da parte della cybergang filo-russa Killnet.

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