Massimo riserbo sulle indagini che la polizia e i servizi segreti israeliani stanno conducendo in ordine al duplice attentato terroristico perpetrato stamani poco dopo le ore sette mediante la collocazione di due ordigni esplosivi nei pressi delle fermate degli autobus a Givat Shaul e all’incrocio di Ramot, alla periferia di Gerusalemme.
UN SEDICENNE VITTIMA DELLA PRIMA BOMBA
Gli attentati hanno provocato la morte di un giovane studente ebreo di origini canadesi di sedici anni, Aryeh Schupak (i cui funerali molto partecipati dalla gente si sono svolti nel pomeriggio), oltre al ferimento di venti persone, tra le quali figurano anche due cittadini statunitensi. Il silenzio stampa sulle attività investigative, che avrà una durata di trenta giorni, è stato imposto per ragioni di sicurezza in forza di un’ordinanza giudiziaria. Per il momento, riguardo ai terroristi si fa riferimento alla versione ufficiale resa dal ministro dell’interno Omer Bar-Lev e dal capo della polizia Kobi Shabtai, che hanno parlato di due potenti bombe non artigianali, occultate dieto a dei cespugli con ogni probabilità da appartenenti a una cellula terroristica organizzata e non da un «lupo solitario».
AZIONE ORGANIZZATA E ORDIGNI DEVASTANTI
I dinamitardi che hanno realizzato gli ordigni esplosivi utilizzati questa mattina vi hanno introdotto all’interno dei chiodi allo scopo di rendere l’effetto brisanza seguente alla deflagrazione maggiormente devastante in termini di danni alle persone colpite. Si ritiene che i terroristi abbiano pianificato le azioni con adeguato anticipo, azioni che, almeno fino a ora, non sono state rivendicate da gruppi od organizzazioni armate, ma che tuttavia sono state acclamate da Hamas e della Jihad islamica palestinese. Il livello di all’erta nel paese è molto elevato e la polizia ha esortato la popolazione a prestare la massima attenzione a pacchi, borse o involucri apparentemente abbandonati o in ogni caso sospetti.
UNA MODALITÀ TERRORISTICA CARATTERISTICA DELLA SECONDA INTIFADA
Quella verificatasi oggi è una modalità di azione terroristica che caratterizzò la seconda intifada palestinese (intifada di al-Aqsa, 2000-2005), ma che negli ultimi anni aveva conosciuto un’attenuazione. Il contesto nel quale sono state compiute queste due azioni è di elevata tensione e polarizzazione politica, con le due bombe esplose stamattina che seguono una lunga serie di assassinii di persone, trenta dall’inizio dell’anno, causati da attacchi di palestinesi sia nel territorio dello Stato ebraico che in Cisgiordania.