Negli ultimi anni l’interesse degli italiani nei confronti delle aste immobiliari è cresciuto. Grazie all’introduzione di una normativa del 2015 che ha scontato ulteriormente il prezzo di partenza degli immobili in asta del 25% e aumentato i tempi per il saldo fino a quattro mesi dopo l’aggiudicazione, le aste sono diventate più convenienti e accessibili per tutti, soprattutto per chi desiderava comprare un immobile con il mutuo. Nonostante gli incentivi normativi e i prezzi decisamente più vantaggiosi rispetto alle proprietà in vendita, c’è ancora un po’ di sfiducia nell’affidarsi alle aste per l’acquisto della propria casa. Quali sono dunque gli elementi di sfiducia?
RESIDUALE SFIDUCIA NELLE ASTE IMMOBILIARI
Sulla base di un sondaggio rivolto ai compratori condotto da Immobiliallasta.it, piattaforma online della società Reviva e specializzata nella compravendita di aste immobiliari, il 28% degli intervistati ha dichiarato che l’ostacolo principale sono le “complicazioni” dovute alla burocrazia, seguito da annunci poco chiari e corredati da pochi dati e foto, molti dubbi rispetto ai rischi in cui si può incorrere e in generale una mancanza di informazioni a riguardo. Un incoraggiante 41%, però, ha dichiarato di associare l’asta al «fare l’affare». Difatti, degli intervistati, circa il 10% aveva già acquistato un immobile in asta e di questi il 100% ha dichiarato che lo farebbe di nuovo.
DOVE E COME TROVARE CASE ALL’ASTA
Tutti gli annunci delle case all’asta sono pubblicati sul portale delle vendite pubbliche del Ministero della Giustizia, dove si può scegliere la categoria di asta giudiziaria a cui partecipare. Quale step iniziale, una volta scelto l’immobile, occorre inviare la propria offerta seguendo le indicazioni dell’avviso di vendita (data, importo della caparra, condizioni, tipologia e modalità di asta, ad esempio telematica o analogica). È molto importante, in questa prima fase, leggere attentamente la perizia sull’immobile e valutare il da farsi in caso di abusi edilizi. «Per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese è importante leggere attentamente le informazioni contenute nella perizia del Tribunale – suggerisce Ivano De Natale, CEO e Founder di Reviva e Immobiliallasta.it -, è fondamentale verificare le condizioni dell’immobile e trovare soluzioni a eventuali irregolarità, che sono all’ordine del giorno con gli immobili in Italia (si pensi ad esempio a quanti appartamenti presentano all’interno un piccolo muro spostato senza chiedere l’autorizzazione al Comune). Se non si hanno le competenze o il tempo, affidarsi al giusto professionista può essere la soluzione giusta per poter comprare la casa dei propri sogni all’asta, senza sorprese».
RICHIESTE DI MUTUO
Non molti sanno, inoltre, che per comprare all’asta è possibile chiedere un mutuo in banca, se non si hanno a disposizione soldi necessari. La banca effettuerà infatti una perizia e, se tutto risulterà regolare, concederà il mutuo. È importante inoltre preventivare i tempi di liberazione dell’immobile – prosegue De Natale – per potersi organizzare al meglio e verificare, prima di partecipare all’asta, di avere la copertura finanziaria necessaria a saldare o poter accendere un mutuo entro i termini stabiliti. Da ultimo, seguire pedissequamente le informazioni contenute nell’avviso di vendita ci permetterà di compilare l’offerta senza errori e poter essere ammessi all’asta». Successivamente, non resta che depositare, generalmente entro il giorno prima dell’asta, la busta chiusa contenente l’offerta e l’assegno circolare a titolo di cauzione, pari al 10% del prezzo offerto (questa operazione andrà invece fatta digitalmente nel caso in cui l’asta sia telematica). Nel giorno fissato per l’asta immobiliare, il delegato alla vendita apre le offerte e, se si è gli unici offerenti, ci aggiudica la casa al prezzo che abbiamo offerto. Se invece sono presenti più partecipanti, comincerà la gara in cui ognuno potrà rilanciare e si aggiudicherà la casa chi avrà fatto il rilancio più alto. Solo in caso di aggiudicazione dell’asta l’importo viene trattenuto e la persona ha un lasso di tempo prestabilito (generalmente quattro mesi) per saldare l’importo, anche attraverso un mutuo, altrimenti l’importo verrà restituito immediatamente.
I «TOP TIPS» DA SEGUIRE PER ACQUISTARE ALL’ASTA
Comprendere bene il documento di avviso di vendita. L’offerta, ad esempio, deve essere presentata seguendo alla lettera le indicazioni dell’avviso di vendita, altrimenti il primo rischio è quello di essere esclusi perché non sono stati rispettati termini e procedura per partecipare. Con un po’ di attenzione però, e soprattutto con la supervisione di un esperto, questo rischio è facilmente prevenibile;
prestare attenzione al possesso del budget necessario per saldare l’intera somma entro i termini stabiliti, generalmente quattro mesi dopo l’aggiudicazione. Questo può capitare nel caso in cui la banca non conceda il mutuo in seguito all’aggiudicazione, ma è possibile mettersi in contatto con un istituto di credito in via preventiva per capire già la nostra posizione finanziaria e nel caso procedere con una pre-delibera, in modo da minimizzare questa spiacevole eventualità;
leggere all’interno della perizia se ci sono i presupposti per un’opposizione di terzi a causa dello stato giudiziario dell’immobile all’asta. La presenza di opposizione di terzi è in realtà molto rara e capita molto meno spesso di quanto si pensi. Inoltre, solitamente la perizia è stata fatta parecchi anni prima rispetto a quando l’asta si tiene e i termini dell’opposizione sono cambiati o decaduti;
verificare la presenza di abusi edilizi. Le eventuali irregolarità possono essere sanate entro 120 giorni dal trasferimento dell’immobile e normalmente non ostacolano la richiesta di mutuo bancario. Ovviamente anche le informazioni sugli abusi sono ampiamente descritte nella perizia, pertanto è bene anticipare le soluzioni facendosi aiutare da un professionista, prima ancora di partecipare in asta;
organizzarsi al meglio, considerando che l’immobile verrà consegnato all’aggiudicatario dopo qualche mese dal saldo, generalmente da 60 a 120 giorni dal decreto di trasferimento. A partire da fine 2021, infatti, è l’aggiudicatario a dover fare la richiesta: il nostro consiglio è quindi quello di farla quanto prima.
CONSULENTI A ZERO COMMISSIONI
Per aiutare e supportare le persone nell’acquisto della propria casa all’asta, la società Reviva ha dato vita nel 2015 a Immobiliallasta.it, piattaforma che permette di acquistare casa o investire in immobili all’asta con zero commissioni e la stima del corretto valore. Grazie ad una tecnologia di proprietà che combina dati, intelligenza artificiale e un team di oltre trenta persone esclusivamente dedicato, questo servizio assicura ai clienti di risparmiare tempo e avere gli strumenti necessari per fare un investimento sicuro senza incorrere in spese di consulenza. Il team di esperti di immobiliallasta.it analizza la probabilità di aggiudicarsi l’immobile in asta, valuta lo stato dell’immobile, stima i costi di ristrutturazione e accessori, redige il business plan dell’investimento e fornisce le informazioni che servono realmente già analizzate e pronte, oltre a definire con il cliente una strategia di rilanci per aggiudicarsi l’immobile in asta. «Il servizio di Immobiliallasta.it – conclude Ivano De Natale – è completamente gratuito per chi compra casa all’asta, perché, proprio come avviene per il Tribunale, è totalmente a carico degli enti creditori, sia in caso di aggiudicazione sia in caso di sola partecipazione all’asta. Questo permette di fornire all’acquirente della casa all’asta un servizio di assistenza completamente gratuito e trasparente perché senza secondi fini».
ABOUT REVIVA
Reviva è un’azienda leader specializzata nella vivacizzazione delle aste immobiliari. Fondata nel 2015 e con un organico di trentatré persone, la società aiuta i gestori NPL, le banche e i servicer a vendere più immobili all’asta e più velocemente aumentando i valori di recupero e riducendo i tempi di vendita. Per ottenere questi risultati, Reviva utilizza la tecnologia, l’innovazione e le competenze di marketing immobiliare. Ha inoltre creato un ecosistema di brand verticali, Immobiliallasta.it, Reeco e Vivapro, rivolti rispettivamente a audience specifiche quali privati, investitori e consulenti. La mission dichiarata da Reviva è quella di favorire un’economia nel mercato degli immobili all’asta più florida attraverso la rimessa in circolo di liquidità e ridurre il volume dei crediti deteriorati e il debito dei vecchi proprietari.