Il saggio di Poletti, edito per i tipi di Rizzoli, racconta e spiega l’anima di Odessa, città fondata da un nobile napoletano alla corte di Caterina la Grande ed edificata da immigrati italiani giunti sulle rive del Mar Nero dal Regno delle Due Sicilie. «Un’epopea praticamente dimenticata dalla storia italiana – rileva l’autore intervistato da Giuseppe Castellini -, una città che nel suo primo secolo e mezzo di vita è stata un miracolo cosmopolita frutto della presenza della tante genti di diversa provenienza: francesi, tedeschi, greci, polacchi e numerosi ebrei, che ne fecero una capitale della cultura. Ciascuna di queste culture ha contribuito a rendere speciale questa città, intrisa come è di atmosfere europee, di Mediterraneo e di Oriente.
L’AUTORE E ODESSA
Ugo Poletti, nato a Milano, bocconiano, appassionato di storia, arte e teatro, da cinque anni vive e lavora nella città ucraina di Odessa. Nel 2020, durante la terribile stagione del blocco delle attiività (lockdown) imposto dalle misure sanitarie assunte a seguito della pandemia, ha fondato “The Odessa Journal” – www.odessa-journal.com -, pubblicazione online incentrata su storia, arte, eventi culturali e vita economica della «perla» del Mar Nero. Poletti è inoltre un attento conoscitore della storia e delle storie di questa città, divenuta cruciale in questo duro tempo di guerra.