IMMOBILIARE, affitti brevi. Piccoli e Baccarini (Fiaip): «Il settore costituisce una opportunità per l’intero Paese»

«Tuttavia – ad avviso della Federazione italiana agenti immobiliari professionali -, gli affitti brevi sono stati presi di mira da alcune amministrazioni comunali nelle città metropolitane altamente turistiche, in quanto priverebbero il mercato locale di unità abitative da concedere in locazione ai residenti»

«Un anno quello che sta per concludersi che sfiorerà nel nostro paese i 400 milioni di presenze turistiche, queste presenze – dichiara Leonardo Piccoli, vicepresidente nazionale Fiaip con delega al turismo intervenendo a Milano al Convegno Investire negli affitti brevi al Palazzo Giureconsulti – oggi vedono riscoprire, oltre le città d’arte, quei territori e i borghi che da troppo tempo sono stati dimenticati dal mercato immobiliare ed in tutto questo le affittanze brevi sono state le protagoniste assolute. Le locazioni brevi oggi non sono concorrenziali alle strutture alberghiere ma complementari ad un’offerta consolidata di ricettività per il Paese».

AFFITTI BREVI E CITTÀ METROPOLITANE

Nel periodo gennaio-settembre 2022 gli affitti brevi hanno fatto segnare delle prenotazioni che valgono 9,7 miliardi di euro (nel 2021 hanno complessivamente 10,4 miliardi di euro). Un fenomeno questo che la Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionali sta monitorando costantemente anche perché molte imprese e agenzie immobiliari stanno curando quest’attività locativa che non è soltanto turistica, ma soddisfa anche una domanda di carattere sociale (circa il 30% del totale) legate ad esigenze di tipo sanitario, formativo e lavorativo. «Oggi purtroppo gli affitti brevi sono stati presi di mira da alcune amministrazioni comunali nelle città metropolitane altamente turistiche, in quanto priverebbero il mercato locale di unità abitative da concedere in locazione ai residenti.

SI RIDUCE LA CLASSE MEDIA IN ITALIA

Da un’analisi effettuata dal nostro centro studi – ribadisce il vicepresidente della Fiaip, Leonardo Piccoli – risulta che la popolazione italiana nel 2050 perderà circa il 36% della classe media d’età (44-55 anni) e che lo stock residenziale fotografato nel 2022 ci indica in 3.800.000 unità con le luci spente al netto delle seconde case turistiche, di quelle occupate da non residenti e di quelle inagibili». Secondo Gian Battista Baccarini,  presidente nazionale di Fiaip, «le locazioni brevi attraggono sempre più gli investimenti immobiliari, nazionali e internazionali, perché hanno una redditività netta elevata, sono privi del rischio di morosità e sono flessibili nella durata».

UN SEGMENTO CHE NON ANDREBBE VESSATO, BENSÌ SALVAGUARDATO

«È un segmento – prosegue Baccarini – che pertanto non va vessato, ma salvaguardato, mentre per fronteggiare la crescente scarsità urbana di offerta di alloggi per residenti, serve un strategia nazionale delle città che, attraverso la definizione di precise linee guida, includa un piano comunale strutturato di edilizia sociale convenzionata consentendo, anche e soprattutto tramite la riqualificazione di quell’ingente parte di patrimonio pubblico inutilizzato e decadente, di mettere a disposizione dei cittadini abitazioni a prezzi convenzionati o a canoni calmierati, ponendo fine all’introduzione di norme liberticide e anticostituzionali orientate a limitare il diritto del proprietario di affittare liberamente il proprio immobile, spesso acquistato con i risparmi accumulati con anni e anni di sacrifici».

UNIFORMARE  LE NORMATIVE REGIONALI

Egli quindi conclude che «è inoltre necessario uniformare le normative regionali che coinvolgono la gestione degli affitti brevi troppo differenti tra loro nel trattare la stessa materia. Un allineamento che garantisca agli operatori una maggiore semplificazione burocratica nell’erogare il servizio anche in territori differenti a beneficio delle moderne esigenze del fruitore e favorisca, alle istituzioni dedicate, una tempestività nei controlli, assicurando, trasversalmente, trasparenza e legalità a tutela della collettività e nell’interesse dell’intero sistema Paese».

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