a cura di Daje! Comitato termovalorizzatore di Roma – La mattina dello stesso giorno in cui il Sindaco Gualtieri ha presentato alla cittadinanza il rapporto del primo anno di attività, Giuseppe Conte ha lanciato l’aut aut al Partito democratico per un accordo elettorale tra dem e grillini in vista delle elezioni regionali nel Lazio.
IL TERMOVALORIZZATORE AL CENTRO DELLO SCAMBIO POLITICO
Al centro dello scambio è nuovamente l’inceneritore che fa parte del piano di gestione dei rifiuti della giunta comunale dem. Il leader dei pentastellati pone quale condizione che a livello nazionale il Partito Democratico fiancheggi le manovre dei 5 Stelle allo scopo di inibire la possibilità al primo cittadino di Roma di realizzare l’impianto. Da un punto vista attuativo, Giuseppe Conte intende cambiare il prossimo decreto legge «aiuti» con un emendamento, peraltro già presentato, e mandare per l’ennesima una volta in discarica la salute dei romani e della città.
AUTONOMIA NEL TRATTAMENTO DELLE FILIERE DI RIFIUTI
Il sindaco di Roma, però, presentando il rapporto, ha rivendicato con orgoglio lo straordinario lavoro di questo ultimo anno per rendere la città autonoma nel trattamento delle diverse filiere di rifiuto. In primis, è stato varato il piano commissariale per la gestione integrata dei rifiuti, i cui obiettivi sono la riduzione nella produzione di rifiuti, l’aumento della differenziata, del riciclo e del recupero energetico, la realizzazione di un sistema impiantistico integrato che renda autosufficiente il territorio, la drastica riduzione del conferimento in discarica, l’abbattimento delle emissioni di gas serra e il miglioramento dell’intero sistema della raccolta.
IL PROGETTO DELLA GIUNTA
Con l’obiettivo di abbattere del 90% le emissioni e di passare dal 30 al 3% di conferimento in discarica, verranno realizzati: due impianti di selezione e valorizzazione delle frazioni secche da raccolta differenziata (carta, plastica, lattine) da 100.000 tonnellate/anno; due impianti di gestione anaerobica per il recupero di materia ed energia dalle frazioni organiche della raccolta differenziata, da 100.000 tonnellate/anno; un impianto per il recupero di materiale dal trattamento delle terre di spazzamento da 30.000 tonnellate/anno; dieci centri di raccolta (otto nuovi Centri e due riqualificazioni con ampliamento di strutture esistenti); ventuno nuovi centri di raccolta, oltre i tredici, al fine di aumentare la copertura del servizio a tutti i Municipi, aumentare l’intercettazione di rifiuti differenziati di circa quattro punti percentuali e ridurre il fenomeno dell’abbandono di rifiuti ingombranti sul suolo pubblico.
RECUPERO ENERGETICO
Inoltre, la realizzazione del termovalorizzatore da 600.000 tonnellate per il recupero energetico dei rifiuti non riciclabili e la realizzazione di un impianto per il recupero di materiale dal trattamento delle terre di spazzamento da 30.000 tonnellate/anno, poiché in assenza di misure strutturali la Capitale continuerà a vivere sempre sul filo dell’emergenza.