Dopo le date catanesi, Una fuga in Egitto – Rotta Virtuale per l’esilio sarà in scena a Palermo il 2 e 3 novembre (ore 19:30) alla Fondazione Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina (Via Padre Messina Giovanni, 1) nel quadro della programmazione di PrimaOnda, il festival di arti performative attento ai linguaggi del contemporaneo.
SPETTACOLO E REALTÀ VIRTUALE
Lo spettacolo è un progetto teatrale interamente sviluppato per visori di realtà virtuale. Il pubblico, indossato il visore, percepirà di essere parte dello stesso ambiente nel quale agiscono i personaggi. Attraverso una combinazione di tecnologie all’avanguardia, paesaggi sonori immersivi, la pièce esplora l’intricata connessione tra memoria, sensi, percezione dell’universo, manipolazione e coscienza. Nonché una visione del mondo intrinsecamente femminile inconciliabile con ogni sistema autocratico-patriarcale seppur ultramoderno e tecnologico.
UN PENSIERO RIVOLUZIONARIO AUTOFECONDATO
Una Maria che autofeconda in sé un pensiero rivoluzionario, che annuncia la sua Immacolata concezione a un angelo divenuto ateo, un Giuseppe pavido e conformista, incapace di comprendere e pronto a divorziare; un tempio deciso a far strage degli occhi indisponibili a essere programmati; una Maria che partorirà uno sguardo destinato a liberare il mondo; una salvezza, non ancora salva, da dover salvare. Tre lavoratori della parola, Lina Prosa, Tino Caspanello e Turi Zinna, invadono il campo della realtà virtuale per congegnare un’esperienza multidimensionale che sfuma i confini tra l’intimo e il politico, tra il simulato e il concreto, tra il qui e il lì, tra l’ora e l’allora: un’esperienza che confonde i confini tra la stessa realtà virtuale e la performance.
DRAMMATURGIA NELL’IMMERSIVO TRIDIMENSIONALE
Con in mente l’idea di un teatro totale, Turi Zinna accorpa il mondo della drammaturgia, del cinema immersivo tridimensionale a 360 gradi, delle arti visive digitali, della musica elettronica e della tecnica teatrale, grazie a un cast solido di eccellenti attori: Barbara Giordano nel ruolo di Maria, Marcello Montalto nel ruolo di Giuseppe, Chiaraluce Fiorito e Giovanni Arezzo rispettivamente nel ruolo dell’Arcangelo nero e dell’Arcangelo Bianco, Valentina Ferrante nel ruolo di Elisabetta e Turi Zinna. Un ringraziamento doveroso anche ai maestri sopraffini dei vari comparti: Giancarlo Trimarchi per la composizione e l’ingegneria del suono, Antonio Parrinello per la direzione della fotografia, regista assistente Federico Magnano San Lio, costumi Vincenzo La Mendola, collaboratore compositing Rocco Minore. Post produzione esecutiva Retablo Dreamaturgy Zone.
info e prenotazioni: +393272678002