DIGITALIZZAZIONE, eventi. Virtual Reality Experience Festival 2022: i vincitori della IV edizione «Extended»

È la realizzazione dell’australiano Ryan Griffen, intitolata "Lustration", un racconto a metà tra fantasy e poliziesco noir; una serie animata in quattro parti che segue un gruppo di personaggi le cui storie sono misteriosamente intrecciate sia nel mondo reale, che nell'aldilà; infatti, mentre esse si dipanano e si intersecano tra loro, si scopre fino a che punto i personaggi sono disposti a spingersi avanti in nome dell’amore

Il festival internazionale VRE, ideato e organizzato dalla direttrice artistica Mariangela Matarozzo è giunto alla conclusione della IV edizione. La giuria  presieduta dalla responsabile del MEET, la critica d’arte Maria Grazia Mattei, ha decretato i vincitori dell’edizione di quest’anno, la quarta, scegliendo la miglior opera tra le ventuno in concorso, provenienti da undici paesi.

LUSTRATION, DI RYAN GRIFFEN

Si tratta della realizzazione dell’australiano Ryan Griffen, intitolata “Lustration”, un racconto a metà tra fantasy e poliziesco noir. Si tratta di una serie animata in quattro parti che segue un gruppo di personaggi le cui storie sono misteriosamente intrecciate sia nel mondo reale, che nell’aldilà. Mentre le storie si dipanano e si intersecano, si scopre fino a che punto alcuni personaggi sono disposti a spingersi avanti in nome dell’amore, quando viene alla luce una cospirazione così diffusa da influenzare ogni aspetto delle loro esistenze attuali e future. La motivazione addotta dalla giuria è la seguente: «Ha saputo coniugare con estrema capacità l’uso delle tecnologie immersive con una lucida e originale scelta narrativa».

MENZIONE SPECIALE PER «AFFIORARE»

Menzione Speciale invece per il delicato lavoro di Rossella Schillaci, che con il suo docufilm “Affiorare” è entrata nella quotidianità di alcune detenute in un carcere femminile, tra mamme e bambini, riportando la loro visione tra ricordi e speranze per il futuro. Un lavoro che ha colpito i giurati per «l’emozionante racconto documentaristico che si sposa con una ricerca stilistica lieve ed efficace». VRE 2022 ha illustrato opere di artisti italiani e stranieri che hanno operato in realtà virtuale e, grazie alle tecnologie immersive, è stato possibile coinvolgere il pubblico permettendogli di entrare totalmente nelle narrazioni multimediali.

IL CONTEST LUNGO LA PENISOLA

Il contest, dal 6 al 9 ottobre, ha viaggiato lungo tutta la Penisola, poiché VRE 2022 ha avuto luogo in cinque città diverse, da Milano, presso il prestigioso MEET Digital Culture Center (primo centro internazionale per l’arte e la cultura digitale, istituito grazie al supporto di Fondazione Cariplo), le opere sono state fruibili a Bologna (presso il Multisala Odeon) in virtù della collaborazione con ZED Festival, a Roma (nell’ambito del REF), a Potenza (nella Sala VRoom della Biblioteca nazionale, in collaborazione con Noeltan) e a Palermo (negli spazi di Crezi.plus), grazie alla collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione del Dipartimento di Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e i Cantieri Culturali alla Zisa.

ALTO VALORE DELL’INIZIATIVA

Per l’alto valore dell’iniziativa, il VRE 2022 ha ricevuto il patrocinio dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale. Partner ufficiale per il quarto anno consecutivo è stata Teleconsys, una digital innovation company la cui mission è quella di supportare le organizzazioni in tutte le fasi del loro viaggio digitale. Ora l’appuntamento è per il prossimo anno, quando avrà luogo la nuova edizione del VRE, primo festival italiano interamente dedicato alle potenzialità delle tecnologie VR/AR/XR.

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