In esso, l’autore ribadisce la propria convinzione riguardo al fatto che l’Iran agisca con successo informandosi a una strategia di ricatto terroristico a partire dal lontano 1979, cioè dal periodo immediatamente successivo alla Rivoluzione islamica dell’ayatollah Khomeini, quando vennero presi in ostaggio diplomatici e personale dell’ambasciata statunitense a Teheran.
LA STRATEGIA DEL RICATTO
Una prima fase seguita poi dagli attentati compiuti a Beirut contro le basi dei Marines americani e dei paracadutisti francesi della Multinational Peace Force nel 1983, e dai sequestri di persona che videro decine di accademici, uomini d’affari e diplomatici occidentali detenuti nelle prigioni libanesi di Hezbollah negli anni Ottanta e Novanta, seguita da una lunga serie di attività terroristiche in tutto il mondo nel corso degli anni. Karmon ritiene che soltanto di rado i leader della Repubblica islamica iraniana iraniani sono stati scoraggiati dal proseguire in questa condotta, poiché ciò si è verificato esclusivamente quando essi si sono sentiti direttamente minacciati. Al riguardo egli cita i casi del processo Mykonos in Germania Ovest nel 1997 e le fasi seguite agli attentati dell’11 settembre 2001 e all’occupazione militare americana dell’Iraq nel 2003.
IRAN’S STRATEGY OF TERRORIST BLACKMAIL IN A HISTORIC PERSPECTIVE
Nel suo breve e aggiornato saggio realizzato nell’ottobre 2022, intitolato Iran’s Strategy of Terrorist Blackmail in a Historic Perspctive, Karmon analizza le politiche delle potenze occidentali durante queste crisi e, in particolare, le attività poste in essere nel cortso dei decenni dall’Iran e dai suoi proxy, Hezbollah in primo luogo, concentrando il focus su diversi casi di studio, quali Francia, Germania, Argentina, Thailandia, India e Turchia. Egli non si esime neppure dal criticare le posizioni assunte dagli Stati coinvolti, in ragione della «mancanza di risposte efficaci» da parte di questi ultimi nei confronti del «terrorista ricattatore».
Il professor Ely Karmon è Senior Researcher presso l’International Institute for Counter-Terrorism (ICT), inoltre è Head of the Iran and Shi’ite Terrorism Desk and CBRN Terrorism Desk, presso la Reichman University (già IDC), istituti entrambi aventi sede a Herzliya, in Israele.
https://ict.org.il/irans-strategy-of-terrorist-blackmail-in-a-historic-perspective/