a cura di Giordana Di Giacomo – Sono in aumento le famiglie che scelgono di vivere lontano dai centri urbani, sia per una questione di stress che per migliorare la qualità della vita, alzarsi con il canto degli uccellini, coltiva un piccolo orto da le sue soddisfazioni.
RITORNO ALL’ORTO DOMESTICO
Sarà inevitabile ritornare alla passione per l’orto di casa in giardino e sul terrazzo. La frutta e la verdura oltre ad aver superato la media dei prezzi storici al chilogrammo, marcisce in fretta e ha un sapore insipido. Nulla è più come una volta, sarà a causa dei diserbanti che danno al terreno per eliminare le fastidiose e inutili erbe infestanti o a causa dei concimi organici con i quali le aziende alimentari nutrono frutta e verdura per farla diventare più grande e più bella, fatto sta che anche ben cucinata e condita la verdura non ha più il sapore di un ventennio fa e lo stesso la frutta, difficilmente ti gusti il sapore di una ciliegia o di un’albicocca, giusto le fragole riescono a mantenere il «gusto alla fragola…»
PROGRESSI DEL BIOLOGICO
Il biologico ha fatto passi da gigante e le aziende che producono alimenti bio sono ormai numerose, con prezzi stratosferici sia per le farine che per altri prodotti tipo il miele, il pollo, la carne, il pesce. Come se poi i prodotti bio vengano coltivati su un altro pianeta non inquinato come il pianeta Terra. Eppure le aziende che producono macchinari tecnologici per depurare le acque dei fiumi e dei bacini, ci sono, ma forse manca la cultura o la volontà di investire nelle zone industriali molto inquinate, dove guarda caso si producono anche prodotti bio. Le sementi delle verdure, dei cereali e dei legumi, come spesso raccontano gli esperti in televisione, riescono a produrre la pianta con un frutto, che però non riesce a dare un seme abbastanza forte tanto da riprodursi se piantato una seconda volta.
LA GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE
Siamo certi che i 150 paesi del mondo impegnati oggi per la Giornata mondiale sull’alimentazione presso i vari siti web dedicati, siano sicuramente in grado di arginare questo pericoloso problema dell’inquinamento alimentare il quale credo sia la principale problematica attuale, che se non “rettificata” possa aggravare la situazione già gravosa sia ambientale che alimentare sul nostro Pianeta.