Ormai di quel materiale rotante è rimasto molto poco. In giro oggi sferragliano soltanto i tram che dalla stazione delle Ferrovie laziali in via Giolitti, a seguito della soppressione delle relazioni extraurbane decisa in passato, limitano le loro corse al capolinea di Centocelle. Tuttavia, l’immagine di quelle carrozze semipilota o trainate di colore bianco e celeste, quelle che i romani chiamavano «tranvetti», è rimasta indelebilmente impressa nella memoria collettiva della città, al pari dei vecchi locomotori e dei vagoni della ferrovia Roma-Ostia Lido.
I «TRANVETTI», SCOLPITI NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO
A fissarli nei ricordi dei più anziani e anche nell’immaginario collettivo delle giovani generazioni hanno contribuito i numerosi film e documentari girati nel tempo, a volte fotogrammi involontariamente rubati alla quotidianità oppure volutamente inseriti nella ricostruzione di ambienti e contesti, opere realistiche seppure frutto della fantasia di sceneggiatori e registi, icone a corredo di una narrativa che da quelle stesse icone spesso non può prescindere. Soltanto per citarne alcuni: La ladra (con Monica Vitti), Il sorriso del grande tentatore (con Glenda Jackson e Claudio Cassinelli), Girolimoni (con Nino Manfredi), L’intervista (di Federico Fellini, le cui scene iniziali vennero girate nel deposito di via Tuscolana, rimessa tramviaria che oggi non esiste più).
IL POLO MUSEALE DEI TRASPORTI
Ebbene, da ieri quel pezzo di antropologia della Capitale e dei suoi dintorni la si può vedere e respirare, toccare (entro certi limiti però…) e fotografare, sedersi all’interno delle vecchie carrozze tramviarie e ripensare o sognare al passato, poiché dopo due anni il Polo museale dei trasporti, museo permanente di locomotori e tram storici sito all’interno del perimetro della stazione Porta San Paolo della ferrovia Roma-Lido, è stato riaperto al pubblico grazie alla colaborazione tra Istituzioni locali, Astral SpA e il comitato cittadino costituito in difesa del Polo museale. Ciò è stato reso possibile a seguito del subentro nella competenza sulle infrastrutture delle ferrovie ex concesse all’azienda di gestione che fa capo alla Regione Lazio.
LA RIAPERTURA AL PUBBLICO
Il primo giorno di ritorno del pubblico di appassionati e curiosi sul sedime dove ha luogo la mostra statica è stato oltremodo partecipato. Oltre ai numerosi visitatori sono infatti intervenuti anche i protagonisti del recupero di questo luogo strappato al degrado, cioè Eugenio Patanè (assessore alla Mobilità di Roma Capitale), Svetlana Celli (presidente del Consiglio comunale di Roma Capitale), Amedeo Ciaccheri (presidente dell’VIII Municipio di Roma Capitale), Antonio Mallamo (amministratore unico di Astral SpA), Nicola Pasanisi (membro della segreteria dell’assessore ai Lavori pubblici e Tutela del territorio e Mobilità, Mauro Alessandri), Giovanni Mottura (presidente di Atac SpA) e Caterina Isabella (esponente del Comitato in difesa del Polo museale trasporti).
CINEMA E MATERIALE ROTANTE
Nella prima fase di riapertura al pubblico il Polo potrà essere visitato tre giorni alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì). Al suo interno sono esposte l’elettromotrice 404 Termini-Cinecittà apparsa nel film Roma città aperta, la motrice 05 della Roma-Lido, danneggiata nel bombardamento della stazione del 3 marzo 1944 e successivamente ricostruita tra il 1947 e il 1949 inizialmente in officine ricavate nei vicini mercati generali di via Ostiense, e il treno Ecd21 Roma-Civita Castellana, che evoca l’itinerare di Pier Paolo Pasolini nella Tuscia. Per il prossimo futuro Astral SpA ha in animo di recuperare e valorizzare altri fabbricati e manufatti esistenti, di predisporre i necessari sistemi di videosorveglianza e pervenire a una più estesa riqualificazione degli spazi esterni.
UN VIAGGIO ANCORA POSSIBILE
Si prevede infatti di destinare il Polo anche a visite guidate e alla fruizione da parte delle scolaresche, inoltre verrà bandito un concorso pubblico avente a oggetto la progettazione e la messa a fattor comune di idee allo scopo di integrarlo completamente nel tessuto sociale circostante. Durante l’evento di riapertura è stato presentato il volume “Un viaggio ancora possibile: il Polo museale dei trasporti”, opera curata dal comitato civico e cofinanziata da Astral; inaugurata inoltre una postazione di bookcrossing e l’orto urbano “bio”, gestito dal centro anziani Ostiense. «È una buona notizia per il quartiere – ha commentato al riguardo al presidente del Consiglio comunale, Svetlana Celli -, poiché esso ora si riappropria di uno spazio di socialità, anche nell’ottica del recupero urbano di un luogo nel quale e per altro custodita lamemoria della mobilità e dei trasporti romani».
Di seguito è possibile ascoltare l’audio integrale della registrazione degli interventi alla cerimonia di riapertura del Polo museale dei trasporti che ha avuto luogo presso la stazione Roma-Lido di Porta San Paolo (A487)