LOGISTICA, autotrasporto. Supply Chain Edege Italy 2022: Ethical Transport Approach

Al Green Logistics Expo di Padova, il 7 ottobre avrà luogo una tavola rotonda sulla sostenibilità sociale del trasporto

Promossa dal Council of Supply Chain Management Professionals (CSCMP), la Supply Chain Edge Italy 2022 invita a una serie di eventi, tra i quali figura la conferenza sulla sostenibilità sociale del trasporto.

L’EVENTO DI PADOVA

Tra i partecipanti, Emanuela Carpella, direttore generale, Carpella Trasporti, interviene nel panel delle ore 12:00 per presentare il progetto Ethical Transport Approach, un programma di valori, formazione, proposte istituzionali che sta richiamando l’attenzione di tutti i maggiori player del settore trasporti su gomma. La Carpella ha ideato il progetto Ethical Transport Approach, con Giuseppe Lacorte titolare dell’azienda di trasporti Speedline. Parleranno anche altri esperti e figure apicali di aziende Leader nel SCM: Andrea Appetecchia, Responsabile Osservatorio Logistica e Trasporto merci, ISFORT; Sergio Lo Monte, Segretario Nazionale, Confartigianato Trasporti; Alessandro Peron, Segretario Generale, FIAP. Modera Giuseppe Guzzardi, giornalista. Nell’epoca caratterizzata da VUCA (Volatility Uncertainity Complexity Ambiguity) anche quello del camionista è un cliché superato dalla realtà del lavoro altamente professionale che questo operatore è chiamato a svolgere ogni giorno sulle nostre strade, con mezzi sempre più sofisticati e tecnologici ed esigenze di sicurezza e di business sempre più urgenti e pressanti.

SOSTENIBILITÀ SOCIALE DEL TRASPORTO SU GOMMA

Per una cultura della sostenibilità sociale del trasporto su gomma, Ethical Transport Approach si pone la mission di suscitare attenzione sull’autista come persona, uomo o donna, con la sua sensibilità e psicologia, impegnato in un duro impegno quotidiano, che si affronta in solitaria, con orari pesanti e spesso imprevedibili (basti pensare alle attese agli scarichi), patendo magari sonno e fame, sotto ogni condizione atmosferica e senza sconti: sua è la responsabilità delle merci, dei mezzi, della sicurezza propria e altrui, sulle strade e quando entra nelle aziende per consegne o ritiri. I primi a dover considerare i propri autisti col rispetto che si deve a dei professionisti sono proprio le aziende di autotrasporti. Non è solo questione di buone maniere. Anche le misure prese dalle organizzazioni per l’adeguamento alle norme sulla sicurezza, in particolare la 231, non ottengono i risultati attesi se non si riparte dalla coscienza dell’individuo pienamente consapevole e preparato con una formazione adeguata.

MANIFESTO DI ETHICAL TRANSPORT APPROACH

Ecco, quindi, il Manifesto che Ethical Transport Approach propone e che sempre più aziende si stanno attrezzando per recepirlo operativamente:

le persone al centro: i dipendenti delle aziende di logistica e trasporti svolgono un lavoro importante, spesso in condizioni pericolose e molto stressanti. È il momento di mettere al centro le persone che operano nel trasporto, l’autista e chi dirige l’organizzazione giornaliera, facendole sentire parte integrante dell’azienda e investendo in formazione professionale e immagine;

inclusione e accoglienza: tutti i partner di Ethical Transport Approach fanno della diversità un punto di forza. L’impegno si nota anche nell’assunzione di presenze femminili, essenziali per contribuire a creare una nuova reputazione al ruolo dell’autista;

COINVOLGERE I DIPENDENTI DELLE IMPRESE

Coinvolgimento dei dipendenti: I partner includono autisti e corrieri nei processi decisionali così da mettere al centro i loro bisogni e rendere più semplice e piacevole il loro lavoro. Proprio per questo nella sede di ciascun partner dev’essere presente un’area dedicata al briefing tecnico operativo;

attenzione per il dipendente, per la salute e il benessere mentale: le aziende partner si prendono cura dei propri dipendenti svolgendo call check costanti, garantendo sorveglianza sanitaria e implementando corsi per la gestione dello stress, di educazione alimentare, di meditazione e di relazione umana;

area relax: le imprese che aderiscono al progetto Ethical Transport Approach mettono a disposizione nelle loro sedi aree dedicate all’accoglienza con ogni tipo di ristoro, creando un ambiente rilassante dove potersi riposare dopo lunghe ore al volante.

FORMAZIONE E TRAINING SPECIFICO

Formazione e training specifico: Ethical Transport Approach si impegna a verificare che tutti i membri forniscono ai propri dipendenti un’appropriata formazione professionale comprensiva di corsi specifici di aggiornamento e di sicurezza per essere preparati al meglio;

risorsa controllo e manutenzione mezzi: per garantire di lavorare sempre in completa sicurezza, le aziende che aderiscono al progetto si impegnano a controllare in modo costante e frequente tutti i mezzi della loro flotta, inserendo nel team una figura di riferimento per il controllo;

fornitura di strumenti adeguati: il lavoro di tutti i dipendenti è organizzato e gestito attraverso modelli e sistemi efficaci ed efficienti, grazie anche alla fornitura di strumenti adeguati all’ottimizzazione delle attività quotidiane.

FINE DEL CLICHÉ ENGATIVO DEL CAMIONISTA

Basta con il cliché negativo del camionista: tutti gli autisti, corrieri e autotrasportatori delle aziende partner operano in divisa aziendale con il logo Ethical Transport Approach, come un vero pilota. L’uniforme vuole rappresentare l’importanza del loro lavoro e della responsabilità che hanno sulla strada;

retribuzione adeguata garantita: i partner del progetto si impegnano a pagare regolarmente i loro dipendenti dando loro una retribuzione adeguata all’importante lavoro che svolgono.

INFO

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi al seguente indirizzo web: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cscmp-supply-chain-edge-italy-2022-390025445607

7 ottobre, Padova, Green Logistics Expo, via F. Rismondo, presso Sale convegni al mezzanino alle ore 12:00

https://ethicaltransportapproach.it/

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