POLITICA, fase post-elezioni. Centro-sinistra al bivio: ce la faranno i giovani ad apportargli vigore?

«Rinnovamento totale» è il mantra ripetuto al Nazareno dalle ore immediatamente successive alla sconfitta nelle urne. Se i pentastellati, malgrado abbiano subito una flessione pari alla metà dei loro precedenti consensi, si sentono lanciati e cavalcano la tigre del malcontento sociale (previsto in aumento), nel Partito democratico tira brutta aria e si parla di rimettere tutto in discussione. Saranno in grado di farlo? Si vedrà, intanto però, mentre i sindacati di base bruciano in piazza le bollette dell’energia elettrica, in Parlamento entrano nuovi deputati, alcuni dei quali giovani e formatisi nel volontariato. Come Paolo Ciani, esponente di Democrazia Solidale (Demos), che insidertrend.it ha incontrato per delineare assieme a lui i possibili scenari nel breve-medio termine (A483)

Non più sinedri a porte chiuse, verrà infatti trasmessa interamente in streaming la direzione nazionale del Partito democratico di giovedì prossimo al Nazareno, almeno questo è nelle intenzioni dei vertici e di Enrico Letta, dunque elettori e iscritti potranno ascoltare ciò che diranno i massimi esponenti del partito.

LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN PECTORE…

Mentre i partiti della coalizione di destra-centro negoziano la composizione del prossimo esecutivo (con il “mastino” Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio di ministri in pectore, che sta cercando di imporre il massimo numero di tecnici possibili a scapito dei “politici” di Lega e Forza Italia), nel Pd si parla d’altro. Già, poiché all’ordine del giorno figurano aspetti oltremodo importanti soprattutto in questo delicato periodo. A cominciare dall’impostazione di un congresso costituente nel quale – parole del segretario uscente Enrico Letta – «ogni cosa verrà messa in discussione: nome, simbolo, alleanze e organizzazione». Egli ha recentemente delineato un percorso ben preciso, articolato in quattro fasi, tuttavia, la sua relazione «sarà aperta», dunque senza nessun preambolo ultimativo del tipo «prendere o lasciare». A dispetto degli inviti agli scioglimenti che da più parti vengono fatti pervenire al Pd, nel partito si registrerebbe un clima diverso, caratterizzato dall’emersione dei molti nodi sui quali si imporrebbe un confronto. «Il partito non è morto – sottolineano al Nazareno – e si mette in discussione per evolversi, una discussione che investirà anche la sua stessa organizzazione».

…E LA SERPE NELLO PECTORE

La componente “Base riformista” richiede però tempi certi: «Discussione e partecipazione vanno bene – essi affermano -, ma occorre una leadership forte in tempi idonei, poiché sono imminenti le sfide da affrontare in Parlamento e nel Paese». «Siamo sotto attacco da parte di Matteo Renzi in modo particolare», dichiara Alessandro Alfieri, coordinatore della citata corrente, «una forza politica che ha perso le elezioni dovrebbe lavorare per costruire una opposizione in Parlamento, invece il “terzo polo” continua a essere ossessionato dal Partito democratico, usa parole irresponsabili. Anche per questo c’è bisogno di una leadership pienamente autorevole in tempi certi». Tutto o forse si giocherà dunque sulla possibile alleanza politica con il Movimento 5 stelle, a cominciare dalle prossime elezioni regionali nel Lazio, dove Azione (il partito di Renzi e Calenda), che pone il veto sull’alleanza con i pentastellati di Conte erigendo steccati («o noi o loro» è il refrain, «il Pd deve dunque decidere»), a Via della Pisana è però in maggioranza con Pd e grillini a sostegno della Giunta Zingaretti. Contraddizioni della politica (…)

I NODI DA SCIOGLIERE

Permane da sciogliere il nodo dei presidenti degli gruppi parlamentari di Camera e Senato, con i due diversi orientamenti riguardo al da farsi: uno è quello di mantenere nella carica chi attualmente la riveste, cioè Simona Malpezzi e Deborah Serracchiani, per poi eleggerne di nuovi a seguito del congresso del partito, quando questo si farà, l’altro invece rinviene la necessità di un immediato rinnovamento. I rumours farebbero propendere per la prima ipotesi, questo in ragione della prossima composizione dei gruppi parlamentari con l’immissione in essi di nuovi deputati e senatori. Questo è il Pd, ma nel centro-sinistra uscito dalle urne domenica scorsa spiccano anche altre figure, come quella di Paolo Ciani, giovane parlamentare della Repubblica al suo primo mandato alla Camera dei Deputati eletto a Roma nelle liste di Democrazia Solidale (Demos) nella lista del Pd.

DAI GIOVANI NUOVO VIGORE ALLA POLITICA?

Ciani, esponente della Comunità di Sant’Egidio, è consigliere uscente alla Regione Lazio. Ha un lungo passato nel volontariato, trascorso a contatto con gli ultimi, cioè chi dalla società viene posto ai margini. Ma oggi la crisi economica ed energetica aggravata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina sta profondamente erodendo anche la classe media, un processo che rischia di incidere sulla stessa natura della società italiana stravolgendola. La politica da molti screditata (un indice di ciò è il continuo incremento dell’astensionismo) è ora chiamata a prendere decisioni e a farlo in fretta, tuttavia dovrebbe agire tempestivamente evitando di perdere la residuale progettualità. Con Ciani, che insidertrend.it ha incontrato ieri, si è discusso di questi argomenti nel tentativo di delineare uno scenario nel breve-medio termine e conoscere le linee guida dell’opposizione nella prossima legislatura.

A483 – POLITICA, CENTRO-SINISTRA E NUOVE ENERGIE DALLA BASE E DAL VOLONTARIATO: a colloquio con Paolo Ciani, esponente di Democrazia Solidale (Demos) eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati.
«Rinnovamento totale» è il mantra ripetuto al Nazareno dalle ore immediatamente successive alla sconfitta nelle urne. Se i pentastellati, malgrado abbiano subito una flessione pari alla metà dei loro precedenti consensi, si sentono lanciati e cavalcano la tigre del malcontento sociale (previsto in aumento), nel Partito democratico tira brutta aria e si parla di rimettere tutto in discussione. Saranno in grado di farlo? Si vedrà, intanto però, mentre i sindacati di base bruciano in piazza le bollette dell’energia elettrica, in Parlamento entrano nuovi deputati, alcuni dei quali giovani e formatisi nel volontariato. Come PAOLO CIANI, esponente di Democrazia Solidale (Demos), che insidertrend.it ha incontrato per delineare assieme a lui i possibili scenari nel breve-medio termine. Ciani, esponente della Comunità di Sant’Egidio, è consigliere uscente alla Regione Lazio. Ha un lungo passato nel volontariato, trascorso a contatto con gli ultimi, chi dalla società viene posto ai margini. Ma la crisi economica ed energetica aggravata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina sta profondamente erodendo anche la classe media, un processo che rischia di incidere sulla stessa natura della società italiana stravolgendola. (3 ottobre 2022)
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