SNAM è il principale operatore europeo del settore del trasporto e dello stoccaggio di gas naturale, società tra le prime dieci italiane quotate per capitalizzazione di mercato, gruppo industriale che gestisce una rete di gasdotti estesa 41.000 chilometri estesa sui territori di Italia, Grecia, Austria, Francia e Regno Unito; essa detiene inoltre una quota di capacità di stoccaggio di gas a livello mondiale pari al 3,5 per cento, ponendosi tra i più importanti operatori anche nel settore della rigassificazione del GNL.
EMERGENZA APPROVVIGIONAMENTO
«La guerra tra Russia e ucraina ha completamente sconvolto gli equilibri del mondo dell’energia e anche le priorità – afferma la Pezzoli -, quindi, in questo contesto di mercato la sicurezza energetica è diventata importantissima. Sotto questo punto di vista, SNAM ha contribuito in modo fondamentale approvvigionando in tempi rapidissimi due nuove navi rigassificatrici che verranno messe in esercizio nel più breve tempo possibile: la prima, una volta completato l’iter autorizzativo, nella primavera del 2023 a Piombino e la seconda alla fine del 2024. Entrambe avranno una capacità di cinque miliardi di m³, così da contribuire alla diversificazione delle fonti energetiche del Paese».
GLI STOCCAGGI DI GAS
Un’altra misura alla quale si è dovuto fare ricorso allo scopo di fare fronte alla crisi energetica è stata quella degli stoccaggi. «In una fase di mercato come questa – ella prosegue -, con gli shipper che incontravano difficoltà a riempire gli stoccaggi a causa dei prezzi elevati e delle incertezze del mercato del gas, in aprile abbiamo dapprima stoccato le quantità di gas che servivano ai nostri consumi interni, poi, da giugno, abbiamo operato come stoccatore di ultima istanza contribuendo con volumi di gas. Oggi siamo all’84%, che è un livello significativo sul percorso verso quel target del 90% prime dell’inverno, obiettivo che l’Italia si è posta».
SNAM E LA SOSTENIBILITÀ
«La sostenibilità è parte del nostro business – sottolinea la Head of IR di SNAM -, questo alla luce del ruolo svolto da un’infrastruttura a tal punto strategica per quanto concerne la sicurezza energetica e la transizione energetica. Ci approcciamo alla sostenibilità mediante una visione ampia e strutturata, ponendoci degli obiettivi riguardo a tutti e tre i pilastri ESG, quali quelli di riduzione di emissioni di CO², in particolare di quelle di Scopo 1 e 2, dove abbiamo un target di riduzione del 50% al 2030, inoltre lavoriamo alla riduzione delle perdite di metano, con dei target significativamente superiori a quelli che l’UNEP stesso richiede, così come l’installazione di stazioni di compressione elettrica accanto a quelle a gas, che ci aiuteranno a ridurre le nostre emissioni. Il 10% dei nostri investimenti è allocato per la riduzione del nostro carbon foot print».
FINANZA SOSTENIBILE
Secondo Francesca Pezzoli, l’altro tema importante per SNAM è quello della finanza sostenibile: «Abbiamo progressivamente allineato la nostra struttura alla nostra strategia, quindi oggi abbiamo un 70% di finanza sostenibile e abbiamo l’obiettivo di raggiungere oltre l’80% alla fine del piano industriale. Riguardo al TAP, di cui siamo azionisti, opera che ha incontrato una forte opposizione locale, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate unitamente al dialogo con il territorio l’infrastruttura è stata portata a termine nei tempi previsti e all’interno del budget stabilito, riuscendo a portare i territori interessati a bordo cosicché oggi siamo un paese dalla diversificazione delle fonti energetiche maggiore».