DIFESA, missioni all’estero. Qatar: i militari italiani contribuiranno alla sicurezza dei mondiali di calcio

Il contingente inviato da Roma supporterà le forze armate di Doha nella gestione, controllo e protezione dello spazio aereo e marittimo, nei confronti di droni, missili, IED e attacchi CBRN, mentre nelle acque internazionali del Golfo Persico prospicenti le coste dell’emirato incrocerà un’unità della Marina militare

Dal 21 novembre al 18 dicembre l’Esercito invierà un proprio contingente in Qatar, dove è previsto il suo impiego nel quadro della missione multinazionale finalizzata alla creazione e al mantenimento di un’adeguata cornice di sicurezza alla Coppa del Mondo FIFA2022, i cui incontri di calcio si disputeranno nell’Emirato in quello stesso periodo. I militari italiani inviati in missione opereranno nelle località di Bu Hesayya, Al Udeid, Al Salliya, Al Rayyan e RafLaffan. L’impiego del personale italiano avrà luogo in virtù dell’accordo sottoscritto in precedenza dai ministri della Difesa di Roma e Doha, che vede allegati i relativi accordi tecnici congiunti in materia di Difesa e Sicurezza.

I COMPITI ASSEGNATI AGLI ITALIANI

I compiti assegnati al contingente italiano saranno quelli del supporto alle forze armate e di sicurezza di Doha nella gestione, controllo e protezione dello spazio aereo e marittimo anche nei confronti delle possibili minacce costituite da velivoli a pilotaggio remoto (droni), missili e IED (Improvised Esplosive Device, ordigni esplosivi improvvisati), attacchi CBRN (Chemical, Biological, Radiological and Nuclear), mentre nelle acque internazionali del Golfo Persico prospicenti le coste qatarine incrocerà un’unità della Marina militare che imbarcherà imbarcante elicotteri e controllerà lo spazio aereo mediante il suo radar di scoperta. Gli assetti saranno quelli del Genio e del VII Reggimento Difesa CBRN di stanza a Civitavecchia, dunque non fanteria leggera da impiegare in pattugliamenti o posti di blocco, dato che è previsto che gli italiani si occupino esclusivamente di sicurezza attiva, quindi di impieghi all’occorrenza, poiché il presidio e la sorveglianza del territorio sarà invece di competenza dei qatarini e degli eventuali contractors ingaggiati allo scopo da Doha.

DISPOSITIVO INTERFORZE MULTINAZIONALE

Si tratterà della partecipazione a un dispositivo interforze multinazionale formato, oltreché dagli italiani, anche da statunitensi e britannici, seppure vada rilevato come le varie forze impiegate verranno poste alle dipendenze di catene di comando nazionali (per gli italiani sarà la struttura del comando della Brigata meccanizzata Sassari). Si ritiene vengano inviate in Qatar 560 militari, 46 mezzi terrestri, 2 aeromobili e una nave. Allo scopo di addestrare e amalgamare il personale, sia qatarino che italiano, nelle scorse settimane è stata condotta una esercitazione congiunta sul poligono di Capo Teulada, alla quale ha presenziato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito italiano.

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