Al pari del precedente, anche questo singolo è stato prodotto da di Davide «Divi» Autelitano dei Ministri, e il suo intervento si fa sentire bene per il piglio, la carica e l’aggressività della canzone. Si tratta infatti di un pezzo che esalta le caratteristiche del trio rock, con batteria e basso come base portante del sound, chitarre potenti e ben presenti, e una filosofia less is more a legare il concetto di produzione. Una canzone tirata ed energica fin dalle prime battute, che sembra uscita da qualche studio di registrazione d’oltreoceano dove questi suoni vanno forte da anni.
EKOMOSTRO
«L’Ekomostro è ciò che condiziona il quotidiano, i gesti e le scelte che pensiamo di compiere liberamente, ma che in realtà seguono un copione già deciso e da cui fatichiamo a staccarcene», spiegano quelli della band a proposito del significato del titolo del brano. «Vuole risvegliare da una visione disillusa e apatica di ciò che accade intorno a noi. Uno schiaffo a noi stessi e il desiderio di liberarsi da questa condizione che ci opprime, che ci lega ad abitudini tossiche. Vivere il presente, vivere senza rimorsi, vivere come fosse l’ultima volta che lo facciamo, senza sentirsi giudicati e schiavi del mostro che fa eco nella nostra testa, restando sempre sé stessi».
INFO
Registrato e mixato da Andrea Cola presso Stonebridge Studio di Cesena, masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio di Tredozio, prodotto da Davide Autelitano; Marrano: Andrea Fantini (basso), Daniele Paglialonga (voce e chitarra), Nicola Abati (batteria), Alan Fantini (chitarra); artwork: Marcella Magalotti
