TAIWAN, tensione Cina-Usa. La Pelosi lascia Taipei e Pechino scatena i suoi caccia nei cieli di Formosa

La speaker della Camera dei Rappresentanti statunitense era decollata a bordo di un Boeing C-400C dell’USAF un minuto dopo le sei del pomeriggio (ora locale), mezzogiorno in Italia, concludendo così la breve visita ufficiale sull’isola durata venti ore. Nel corso di essa aveva incontrato la presidente Tsai Ing-wen, evento che aveva alimentato notevolmente la tensione con Pechino

Non si è dunque fatta attendere la risposta di Pechino alla «provocazione» della portavoce della Camera dei Rappresentanti statunitense Nancy Pelosi, infatti, non appena l’aereo della terza carica degli Usa ha staccato i suoi carrelli dalla pista dell’aeroporto della capitale taiwanese almeno ventisette caccia dell’Armata Popolare di Liberazione hanno violato lo spazio della cosiddetta zona di difesa aerea (Air Defence Identification Zone, ADIZ), per la precisione «nell’area circostante la Repubblica di Cina», secondo il testo del comunicato ufficiale di Taipei.

L’IRA DI PECHINO

La Pelosi aveva lasciato Taipei un minuto dopo le sei del pomeriggio (ora locale), mezzogiorno in Italia, servendosi di un Boeing C-40C dell’USAF, concludendo così la breve visita ufficiale sull’isola che era durata venti ore, nel corso della quale aveva incontrato la presidente Tsai Ing-wen, evento che aveva alimentato notevolmente la tensione con Pechino. La speaker della camera dei Rappresentanti usa si è poi diretta a Seul, nella Corea del Sud, seconda tappa del suo viaggio ufficiale in Asia.

PROIETTILI VERI E BLOCCO DEI COMMERCI

Le autorità comuniste avevano in precedenza reso noto che da giovedì (cioè dalla mezzanotte) le forze armate della Repubblica Popolare useranno proiettili non da esercitazione (quindi con ogive da combattimento) nella fascia dei sedici chilometri di distanza dalle coste di Formosa. Contestualmente Pechino ha altresì bloccato una serie di operazioni commerciali con l’isola, sospendendo in particolare l’importazione di frutta e pesce e l’esportazione di sabbia naturale, materiale fondamentale nella produzione dei semiconduttori.

LE ASSICURAZIONI DI WASHINGTON

«Gli Usa non abbandoneranno il proprio impegno nei confronti di Taiwan», aveva assicurato la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi nel suo breve intervento introduttivo tenuto nell’incontro a Taipei con la presidente Tsai Ing-wen, dopo aver ricevuto un’onorificenza per gli sforzi profusi nella collaborazione tra Washington e Taipei. Tsai, dal canto suo aveva affermato di ritenere l’interlocutrice «un’autentica amica di Taiwan», rimarcando come quest’ultima sia «un partner affidabile degli Usa» e che «nessuna minaccia militare ci potrebbe far arretrare».

LA DETERMINAZIONE DI TAIPEI

Ella ha  inoltre dichiarato con fermezza che Taiwan non cederà di fronte alle minacce militari: «L’Isola non si tirerà indietro di fronte alle minacce militari deliberatamente accresciute – ha assicurato Tsai Ing-wen -, poiché, continueremo a mantenere la linea di difesa della democrazia».

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