MUSICA, finanziamenti pubblici al settore. Nascono i sette Centri di produzione musicale

Cinque di essi sono di estrazione jazzistica. Ieri mattina presso la Casa del Jazz di Roma ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione che ha fatto seguito all’emanazione del relativo Decreto da parte del Ministero della Cultura. Ad avviso del noto compositore Nicola Piovani «iniziative del genere sono benedette, speriamo però che in futuro non vengano bruscamente interrotte»; insidertrend.it era presente e ha registrato gli interventi (A474)

Si tratta sicuramente un passaggio storico quello che ha visto l’approvazione ai fini del finanziamento FUS (Fondo unico per lo spettacolo) dei sette centri di produzione musica, cinque dei quali operano prevalentemente nell’ambito del jazz. Si tratta del risultato di anni di confronto e dialogo con il Ministero della Cultura da parte degli organismi interessati, nonché delle maggiori realtà di rappresentanza del settore, in primo luogo l’associazione I-Jazz e la Federazione nazionale Il Jazz Italiano.

5 CENTRI PRODUZIONE DI MUSICA JAZZ

Grazie alla pubblicazione del decreto emanato dal Direttore generale dello Spettacolo del MiC, il 19 luglio scorso è stata ufficializzata l’operazione: sette Centri di Produzione Musica ammessi al finanziamento pubblico, cinque dei quali nel mondo del jazz: Centro Adriatico Produzione Musica Ets a Pescara, We-Start – Piemonte Orientale Music a Novara, Centro diretto dall’Associazione Time in Jazz  a Berchidda in Sardegna, Centro Produzione Musica di Roma con Casa del jazz e Auditorium Parco della Musica (Fondazione Musica per Roma), Toscana Produzione Musica Ets sull’asse Firenze-Pisa (tutti aderenti a I-Jazz).

UNA IMPORTANTE NOVITÀ

Una importante novità che consentirà di regolare l’assegnazione dei fondi FUS parificando la musica al teatro e alla danza, in grado di recare notevoli benefici e nuovi assetti, contribuendo alla ridefinizione della filiera formazione-produzione-programmazione attraverso la messa a disposizione di luoghi e professionalità in supporto alla creatività. Insomma, una diversa valorizzazione dell’incontro artistico, dei percorsi di residenza creativa e del concetto stesso di progettazione comune. La nascita di luoghi strettamente impegnati sulla produzione di opere nuove, infatti, avrà un impatto sulla qualità e quantità di nuovi progetti artistici, con una auspicabile e crescente presenza di nuovi talenti.

IL FULCRO DEL JAZZ ITALIANO

La previsione espressa da tutti i soggetti coinvolti è quella di «centri forti e stabili nello strutturare spazi residenziali, supporto alla produzione e capacità di promuovere i nuovi progetti in Italia e all’estero, attenzione ai vari linguaggi musicali e artistici e alla multidisciplinarietà». Sembrano essere proprio questi, infatti, lo spirito e gli obiettivi che andranno ad animare i cinque centri del jazz, unendo i loro percorsi in un panorama unico e strutturato; l’idea di creare un coordinamento delle realtà di produzione e circuitazione di nuovi progetti parrebbe infatti essere uno degli impegni che affianca la nascita delle singole situazioni. Sarà la Casa del Jazz, gestita dalla Fondazione Musica per Roma, la sede nella quale verranno coordinati i cinque centri, futuro fulcro della rete jazzistica che si unisce e continua a fare sistema.

MUSICA E AGGREGAZIONE SOCIALE

«Decreti come questi sono benedetti – ha dichiarato al riguardo Nicola Piovani, anch’Egli presente alla presentazione ufficiale alla stampa -, al pari di tutte le iniziative come queste dell’Amministrazione e della politica a favore delle attività musicali. Della musica considerata non soltanto dal punto di vista estetico, ma anche da quello della sua importanza sul piano dell’aggregazione sociale. Non mi stancherò mai di ripetere che, all’inizio, quando venne fondata l’Unione europea, fosse stato speso qualche spicciolo in più per creare orchestre, corpi di ballo e compagnie teatrali europee, oggi forse sarebbe più facile superare certe barriere. Speriamo che il cammino intrapreso grazie a questo decreto in seguito non si interrompa bruscamente».

FINANZIAMENTI IN PARTE INASPETTATI

Dal canto suo, nel corso del suo intervento di ieri mattina alla Casa del Jazz, Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale, ha sottolineato come per la città il finanziamento si stato particolarmente provvidenziale, poiché inclusivo di 4,5 milioni di euro in più che potranno così venire assegnati in parte (un milione e mezzo) alla Città Metropolitana, mentre il rimanente (pari a circa 2,9 milioni) a Roma Capitale. Risorse importanti che porranno nelle condizioni di prolungare la stagione dell’Estate romana fino al mese di dicembre, risorse che, a detta dello stesso Gotor, saranno oggetto di un parziale vincolo a beneficio delle periferie, in quanto «luoghi della città che necessitano di particolare attenzione».

A474 – MUSICA, FINANZIAMENTI PUBBLICI AL SETTORE: NASCONO I SETTE CENTRI DI PRODUZIONE MUSICALE. Cinque di essi sono di estrazione jazzistica. Il 29 luglio 2022 presso la Casa del Jazz di Roma ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione che ha fatto seguito all’emanazione del relativo Decreto da parte del Ministero della Cultura.
Si tratta sicuramente un passaggio storico quello che ha visto l’approvazione ai fini del finanziamento FUS (fondo unico per lo spettacolo) dei sette centri di produzione musica, cinque dei quali operano prevalentemente nell’ambito del jazz. Si tratta del risultato di anni di confronto e dialogo con il Ministero della Cultura da parte degli organismi interessati, nonché delle maggiori realtà di rappresentanza del settore, in primo luogo l’associazione I-Jazz e la Federazione nazionale Il Jazz Italiano. Ad avviso del noto compositore Nicola Piovani «iniziative del genere sono benedette, speriamo però che in futuro non vengano bruscamente interrotte». Tra gli altri, sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione: DANIELE PITTERI (amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma), CORRADO BELDÌ (presidente dell’associazione I-Jazz), MIGUEL GOTOR (assessore alla Cultura di Roma capitale), MATTEA LISSIA (associazione culturale Time in Jazz), ANGELO VALORI (direttore artistico del Centro Adriatico di Produzione), ENRICO BETTINELLO (direttore artistico di WeStart Novara), FEDERICO MOLLICONE  (parlamentare della Repubblica).
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