Recentemente, il cardinale Matteo Zuppi (presidente della Conferenza episcopale italiana) si è appellato all’intero universo politico del Paese auspicando da esso il massimo della responsabilità in vista delle prossime imminenti elezioni conseguenti alla crisi del Governo Draghi.
RESPONSABILITÀ IN UNA FASE OLTREMODO COMPLESSA
«Dal dopoguerra a oggi – ha egli ricordato – non si era mai registrata una congiuntura così complessa, frutto dell’incidenza dell’inflazione, delle disuguaglianze, dell’enorme debito pubblico, delle difficoltà nel mondo del lavoro e dalla precarietà, dal ritorno a un confronto tra i blocchi che assorbe enormi energie e impedisce lo sviluppo, infine, dall’emergenza climatica e ambientale». Dunque, ha esortato il porporato alla guida dei vescovi italiani, «va rinvenuto il più virtuoso punto d’incontro tra ciò che è buono e ciò che è realmente possibile». In sostanza, l’essenza propria della politica.
L’ESSENZA PROPRIA DELLA POLITICA
Tuttavia, ad avviso del professor Mario Giro – già viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale e attualmente amministratore unico di Dante Lab, nonché presidente di “Demos”, formazione politica dalle radici cattoliche che si colloca nel campo del centro-sinistra -, «innanzitutto va ricostruita la fiducia in un futuro comune, una nuova alleanza che sia al passo con le sfide poste in questi tempi caratterizzati da mutamenti epocali e dall’estrema fluidità, sia politica che sociale»; insidertrend.it lo ha incontrato in occasione della presentazione del suo ultimo saggio, “Trame di guerra e intrecci di pace: il presente tra pandemia e de-globalizzazione”.
GUERRA E DE-GLOBALIZZAZIONE
La terribile guerra divampata in Ucraina provoca morte e distruzione, ripercuotendo i suoi nefasti effetti sul resto del mondo, in particolare sugli approvvigionamenti alimentari in Africa, seppure a fare notizia siano soprattutto le carenze sul piano energetico, che maggiormente affliggono l’Europa. Nonostante i legami commerciali con la Russia – sostiene Giro nel suo saggio – l’Occidente non ha saputo ricreare quella comunicazione che era usuale al tempo dell’Unione sovietica. Infatti, gli scambi di merci non sono stati in grado di compensare la mancanza di dialogo politico.
LA RISOLUZIONE DEI CONTRASTI
Le guerre non risolvono i contrasti o le crisi internazionali, come insegnano gli innumerevoli precedenti nella storia. È opinione dell’autore del saggio che occorrano dunque più che mai il ricorso alla trattativa, alla mediazione e alla pacatezza di giudizio. Poiché morte e distruzione non cesseranno in assenza di negoziati e concessioni, purtroppo gravose. La pandemia e la guerra in Ucraina stanno scardinando la globalizzazione, determinando mutamenti sia nei paesi più ricchi, dove risorgono i nazionalismi, sia in quelli socialmente ed economicamente più fragili. In Africa si disgregano i sistemi sociali tradizionali, mentre i modelli neoliberisti conducono alla disaffezione della politica e il conseguente governo dei tecnici, spesso militari golpisti.
IL SAGGIO
titolo: Trame di guerra e intrecci di pace: il presente tra pandemia e deglobalizzazione
autore: Mario Giro
editore: Edizioni SEB27
collana: Sguardi
formato: 12×20
pagine: 128
ISBN: 978-88-98670-71-0
prezzo: euro 14
distribuzione: in vendita nelle librerie a partire dal 5 agosto 2022